Il caso Ruby avrà una terza appendice. Si tratta di un atto dovuto ma la Procura di Milano aspetta il deposito delle sentenze dei processi Ruby e Ruby-bis, che portarono alla condanna rispettivamente di Berlusconi per sette anni e di Mora e Fede a sette e Nicole Minetti a cinque, per iscrivere il Cavaliere nel registro degli indagati. Insieme a lui anche diversi testimoni dei due processi, molte olgettine e i legali del leader pidiellino, Niccolò Ghedini e Piero Longo.
L’atto dovuto si rende necessario per valutare la posizione di Berlusconi e degli altri perché, secondo fonti giudiziarie, si potrebbero profilare tre filoni d’inchiesta: in uno è ipotizzato il reato di falsa testimonianza, in un altro la corruzione in atti giudiziari, subornazione di testimoni o intralcio alla giustizia e nell’ultimo bisognerà valutare la posizione dei legali di Berlusconi in relazione alle indagini difensive di due anni fa. A questo proposito i giudici al momento delle condanne nei due processi disposero la trasmissione degli atti ai pm per valutare ‘indizi di reità ravvisati’ sull’ipotetico ‘addomesticamento’ dei testimoni.