La Guardia di Finanza sta eseguendo 21 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip su richiesta della Procura di Palermo, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla perpetrazione di numerosi reati come sequestro di persona a scopo di rapina, rapina aggravata, furto aggravato, ricettazione e traffico di prodotti contraffatti.
Nel mirino degli investigatori una presunta organizzazione criminale, con base operativa nel porto di Palermo, ritenuta responsabile di furti e rapine in serie, anche a mano armata, a furgoni e autoarticolati in transito dallo scalo siciliano, nonché di traffico di merce contraffatta proveniente dalla Campania. Fra i destinatari delle ordinanze figura anche un pregiudicato per mafia, fratello del boss detenuto della cosca di Borgo Vecchio, socio di una azienda di trasporti che opera nel porto palermitano.
Secondo le indagini, l’arrestato monitorava per conto della banda arrivi e partenze dei carichi più interessanti da depredare. I particolari dell’operazione, denominata in codice “New Gate”, saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà oggi alle ore 10.30, nella Sala Riunioni della Palazzina M del Palazzo di Giustizia, alla presenza del Procuratore di Palermo Francesco Messineo.
Gli arrestati sono Giuseppe La Torre, 62 anni; Girolamo Ingrassia, 41 anni; Danilo Gravagna, 35 anni; Natale Abbate, 29 anni; Domenico Amari, 29 anni; Massimiliano Gravagna, 41 anni; Patrizio Dalfone, 32 anni; Giovanni Buscemi, 45 anni; Maurizio Conigliaro, 50 anni; Cesare Galluzzo, 45 anni; Giuseppe Licata, 46 anni; Paolo Lo Cascio, 46 anni; Andrea Lo Iacono, 34 anni; Emanuele Lucchese, 51 anni; Carmelo Maniscalco, 38 anni; Vincenzo Polizzi, 58 anni; Raffaele Russo, 56 anni; Francesco Paolo Zuccarello, 32 anni; Vito Zambito, 57 anni e Vittorio Franco Gravagna, 72 anni.