Segnare un touchdown, per noi italiani sarebbe più facile capire l’espressione “segnare un goal”, per poi morire a 16 anni: sono storie che lasciano senza fiato. Dodi Soza, aveva sedici anni,e si è accasciato in terra dopo aver fatto esultare l’intero stadio. Il giovane giocatore di football americano dei Downey High di Lynwood, California, era stato ricoverato giovedì scorso proprio dopo la partita al Long Beach Memorial Hospital dove i medici ne hanno dichiarato il decesso.
Ma delle cause del decesso ancora non si sa niente, infatti il portavoce dell’ospedale durante la conferenza stampa non ha comunicato i motivi della morte del ragazzo. Amici, compagni di scuola, genitori, tutta la comunità californiana si è unita al sindaco della cittadina di LynWood “Uniamoci tutti nella preghiera per ricordare uno di noi”.
L’ufficio del coroner ha diffuso un comunicato stampa in cui si afferma che saranno condotte delle indagini approfondite per comprendere quali sono state le cause del decesso del giovane giocatore. ” La legge federale sulla privacy proibisce la divulgazione della causa di una morta”, dichiara il portavoce dell’ospedale al canale televisivo Los Angeles, Ttla 5. Il ragazzo si era accasciato al suolo dopo aver segnato,alle 15,24 una meta per la sua squadra. Pochissimi minuti dopo la squadra di soccorso era intervenuta per soccorrerlo.
Ma questo non è il primo caso che si verifica. Il fatto non è molto lontano da quanto è successo ad un altro giocatore di football del Kansas morto circa dieci giorni fa. Andre Maloney, dello Shawnee Mission West High School, è morto proprio dopo aver segnato un touchdown durante una partita del 3 ottobre.