Secondo i dati comunicati dai dipendenti della Forza nazionale, i danni causati dal ciclone Phailin, che ha colpito la sera del 12 ottobre gli Stati indiani di Orissa e Andhra Pradesh, sono numerosi. Si stimano fino ad ora 27 vittime, di cui una è stata registrata adAndra Pradesh. Diciotto invece i pescatori salvati, che erano rimasti bloccati in alto mare nella Baia di Bengala. Evacuate oltre 500 mila persone nella costa orientale del subcontinente.
Numerosi sono stati anche i danni riportati sulla terra ferma. Il Commissario speciale per le operazioni di soccorso ha comunicato che il ciclone ha attraversato 14.515 villaggi danneggiando le infrastrutture, 300.000 ettari di coltivazione e provocando l’interruzione dei trasporti aerei e ferroviari e la sospensione dell’erogazione della corrente elettrica.
Phailin, considerato tra i più temibili dei cicloni indiani, ha raggiunto la terra ferma accompagnato da piogge battenti e venti con folate di 200 km/h. Secondo un bollettino del Dipartimento meteorologico indiano, la velocità con cui ha avanzato era pari a 20 km/h, perdendo gradualmente forza. Il rischio è ora quello di possibili inondazioni, che potrebbero essere causate dalle violenti piogge.