Un anello di vetro inserito in 260 mila metri quadrati nel bel mezzo della natura, 4 piani che ospiteranno circa 12 mila dipendenti, il tutto per un costo complessivo di circa 5 miliardi: questi i numeri inerenti la “navicella spaziale” voluta da Steve Jobs che sarà costruita a Cupertino nella Silicon Valley, patria della Apple.
“Ho questa immagine in mente: la migliore sede di uffici del mondo. Penso sinceramente che quando il lavoro di costruzione verrà completato, sarà un luogo di grande interesse per gli studenti di architettura”, queste le parole di Jobs quando nel 2011, visitando l’ex area occupata dagli impianti della Hewlett Packard decise di costruire lì la sua “navicella”. Da quel momento la Apple ha tenuto più di 150 incontri con i cittadini di Cupertino per informarli passo dopo passo circa i progressi sul progetto.
Steve Jobs è sempre stato attento alle problematiche sulla natura, non a caso l’impatto ambientale per la costruzione dei propri prodotti, come mostrato in questa pagina, è sempre stato ridotto al minimo, attenzione trasmessa anche ai suoi collaboratori che ha permesso alla Apple qualche tempo fa di aggiudicarsi il premio Green Power Leadership, conferitogli dall’Epa, Environment Protection Agency.
Orrin Mahoney, sindaco di Cupertino, ha dichiarato infatti al Daily News: “Le buone notizie sono che il rapporto sull’impatto ambientale sembra essere stato molto esaustivo. La Apple ha compilato una lista esauriente degli elementi di impatto ambientale. Accanto a ogni elemento l’azienda ha spiegato che cosa farà per limitarne l’effetto. Abbiamo ricevuto montagne di lettere su questo tema e la maggioranza aveva opinioni positive. Quando parlo del progetto ai miei vicini e agli amici, spesso mi dicono: ma come mai ancora non hanno iniziato i lavori?”