Non si arrestano gli sbarchi di migranti sulle coste della Sicilia. Questa mattina già 330 profughi sono arrivati, con quattro diversi barconi, a Lampedusa, Pozzallo e Mazara del Vallo.
A Lampedusa motovedette della Guardia costiera hanno condotto 250 eritrei che erano su un barcone intercettato al largo di Malta dalle navi della Marina militare “Espero” e “Vega”, che hanno imbarcato i miranti. Lungo la rotta, le unità della Capitaneria hanno raccolto altri 80 extracomunitari che erano su un gommone in difficoltà. Tra loro anche molti bambini e donne.
Altri 80 stranieri sono stati soccorsi in acque libiche da una nave mercantile che si è poi diretta a Pozzallo, in provincia di Ragusa, mentre al largo di Mazara del Vallo, nel Trapanese, è stato raggiunto dalla Guardia di finanza un piccolo scafo con a bordo sei nordafricani.
Di seguito la diretta della giornata di Lampedusa.
14.35 Sono 59 i cittadini siriani, tra i quali 12 donne e diversi minori, intercettati e bloccati la notte scorsa a bordo di un pullman in transito in autostrada, all’altezza di Sinalunga (Siena) diretto al Nord. Si tratta di un’operazione condotta dagli agenti della Polaria di Rimini, in collaborazione con la questura di Siena, diretta dalla procura della città emiliana, finalizzata al contrasto del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo quanto si apprende gli agenti avrebbero effettuato alcuni arresti. La posizione dei 59 siriani bloccati su un pullman in viaggio sull’A1, all’altezza di Sinalunga, è ora al vaglio dell’Ufficio immigrazione della questura di Siena dove viene valutata la posizione di ciascuno. Agli extracomunitari è stato fornito vitto e assistenza grazie anche al tempestivo intervento delle associazioni di soccorso di Siena.
13.27 Sono 35.085 i migranti sbarcati sulle coste italiane dal 1 gennaio 2013 a oggi. Lo ha riferito il vice capo dipartimento libertà civile e immigrazione del Ministero dell’Interno, il prefetto Riccardo Compagnucci, sottolineando che tra questi circa 24 mila persone, il 73%, sono legittimate a essere protette. Sono stati 25 mila i migranti salvati in mare dall’inizio dell’anno a oggi. Lo ha riferito il vice capo dipartimento Libertà civile e immigrazione del Ministero dell’Interno, prefetto Riccardo Compagnucci, nel corso di un incontro a Roma promosso dal Consiglio internazionale dei rifugiati. Tra le persone arrivate in Italia via mare, secondo i dati forniti dal Viminale, 9.805 sono siriani, 8.843 eritrei, 3.140 somali, 879 afghani e 1.058 provenienti dal Mali. 21 mila circa sono state le partenze dalla Libia, 8 mila dall’Egitto.
13.10 “L’operazione è cominciata, sono già operativi in quel braccio di mare degli assetti che normalmente non vengono impiegati, ci sono già più navi del solito. A partire dal 18 ci sarà anche una nave diversa, una unità anfibia col compito di coordinare tutte le altre navi. Complessivamente 6 navi della marina militare, ognuna con equipaggi da 80 fino a 250 uomini, con elicotteri a lungo raggio”. Cosi a Mix24 su Radio 24 il ministro della Difesa, Mario Mauro, parla dell’operazione Mare Nostrum. “Compito della missione – sostiene Mauro – è umanitario, ovvero salvare le vite umane. Ma anche di sicurezza, le navi hanno una doppia ragione di presenza, navi militari col compito di identificare anche le navi madri, utilizzate dagli scafisti. Quando vengono individuate le navi procediamo a scortarle, vengono condotte al porto sicuro più vicino secondo le regole del diritto internazionale. Se non ci sono migranti che hanno bisogno di assistenza sanitaria e se il battello è in condizioni di navigare – aggiunge – la nave viene scortata verso il porto più sicuro e più vicino, non necessariamente italiano”.
12.26 Potrebbero essere tra le 50 e le 200 le vittime dell’ultimo naufragio a largo di Lampedusa, avvenuto venerdì scorso, secondo le stime della marina maltese. Lo ha detto il primo ministro maltese, Joseph Muscat, parlando ai giornalisti, dopo un incontro a Tel Aviv con il premier Netanyahu. Muscat si è anche espresso favorevole all’operazione ‘Mare nostrum’ della marina militare italiana finalizzato ad incrementare il livello di sicurezza degli immigrati in mare.
12.01 La giunta della Regione siciliana, presieduta da Rosario Crocetta, ha approvato la dichiarazione dello stato di emergenza per gli sbarchi in Sicilia. Lo comunica lo stesso governatore. “Con tali provvedimenti – spiega Crocetta – si cerca da un lato di fornire maggiori strumenti alla Protezione civile siciliana in relazione all’emergenza sbarchi, dall’altro di far approvare al governo nazionale norme che permettano di essere piu’ efficaci e tempestivi nell’accoglienza”.
9.50 “Al centro dei flussi migratori c’è sempre la Sicilia, frontiera dell’Europa. Accogliamo l’appello del presidente Napolitano per dare all’Agenzia i mezzi per operare subito nel Mare nostrum”. Lo afferma il sindaco Enzo Bianco offrendo la città come sede del Frontex nel Mediterraneo. Lo fa con una lettera aperta al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, al ministro degli Esteri Emma Bonino, al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, al presidente di turno dell’Unione europea Dalia Grybauskait e al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Nella missiva si sottolinea come sia “di tutta evidenza che l’Agenzia Frontex”, con sede a Varsavia, “non può non avere un avamposto nel Mediterraneo”. Ecco dunque la candidatura di Catania, “città servita da un importante aeroporto, ben collegato con tutt’Europa, e da un porto di grande rilievo, che fanno sistema con altri porti (Augusta e Pozzallo) e aeroporti (Sigonella e Comiso) a breve distanza”. Si sottolinea inoltre come nel territorio della Provincia, a Mineo, si trovi un Centro di accoglienza per richiedenti asilo e come di recente Catania sia diventata uno degli obiettivi dei nuovi flussi migratori: il 12 agosto scorso sei migranti sono morti annegati, a pochi passi dalla spiaggia. “Come Comune di Catania – ha spiegato Bianco – abbiamo voluto raccogliere l’appello del Presidente Napolitano che ha chiesto di dare al Frontex mezzi adeguati per operare senza indugio nel Mediterraneo. Noi, per collaborare attivamente, siamo disponibili a destinare un immobile nel centro storico cittadino come sede dell’Agenzia”.
9.35 A Porto Empedocle, c’è anche la nave Tremiti della Marina militare con 87 feretri delle vittime del naufragio del 3 ottobre scorso. Le operazioni di sbarco dei feretri cominceranno alle 16 circa quando la nave Libra avrà lasciato il molo commerciale. In banchina, per omaggiare le vittime del naufragio, è, intanto, arrivato anche il sindaco della città, Lillo Firetto.
9.15 Ha attraccato alle nove a Porto Empedocle (Agrigento) la nave “Libra” della Marina militare, che ha trasportato da Lampedusa altre 150 salme delle vittime del naufragio del 3 ottobre. I prima a sbarcare sono stati due piccoli feretri bianchi, dei bambini morti nella strage. Sulla banchina solo giornalisti e fotografi, oltre al personale militare e delle forze dell’ordine. Ieri erano iniziate le tumulazioni delle prime bare trasferite da Lampedusa, nel cimitero di Agrigento e in diversi altri della provincia, messi a disposizione dai Comuni.