L’attendibilità del collaboratore di giustizia Gaetano D’Aquino è stata al centro della prima giornata delle arringhe difensive nel processo a Catania, per concorso esterno all’associazione mafiosa e corruzione elettorale, all’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo.
Il procedimento si svolge, a porte chiuse, col rito abbreviato condizionato davanti al Gup Marina Rizza. Nella precedente udienza, a conclusione della requisitoria, la Procura della Repubblica ha chiesto la condanna dell’ex leader del Mpa a dieci anni reclusione. L’avvocato Alessandro Benedetti, del collegio di difesa, ha definito inattendibile su Lombardo il ‘pentito’.
Le arringhe è previsto proseguano domani e dopodomani con gli interventi del professore Guido Ziccone. La sentenza è prevista per il 6 novembre.