Si terrà domani la seduta del Consiglio dei Ministri per l’approvazione della Legge di Stabilità. Intanto ad attirare l’attenzione è l’introduzione della Service tax per i Comuni che, a partire dal 2014, sostituirà Imu e Tares.
Si parla di una tassazione al 3/3,5 per mille o di una aliquota massima a 30/35 centesimi di euro per metro quadro per ciascun immobile. L’impegno della maggioranza è che la somma delle imposte tra patrimonio, servizi e rifiuti, non superi l’attuale tetto massimo dell’Imu cioè 7,6 per mille per le prime case e 10,6 per le altre.
Come ha assicurato il premier Letta la Service Tax “non sarà un Imu mascherata” e sarà divisa in due parti: la prima, Tari, per coprire il costo della raccolta dei rifiuti (che si paga in base ai metri quadrati); la seconda, Tasi, per i servizi indivisibili pagata dagli occupanti dell’immobili
La Tari sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità ma comunque nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga” e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio.
La Tasi sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile) che dell’occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali).