Il premier Enrico Letta è intervenuto a Mestre alla manifestazione la Repubblica delle Idee. Il tema principale di discussione è stato quello della tragedia dell’immigrazione. “Abbiamo cominciato nei giorni successivi al naufragio di Lampedusa a ipotizzare un’iniziativa e da lunedì metteremo in campo una missione militare umanitaria italiana”.
“Da cittadino e da politico abolirei la “Bossi-Fini” – ha detto Letta – e ho sempre ritenuto sbagliato il reato di clandestinità, ma siamo una grande coalizione nella quale è normale ci siano delle contraddizioni. Il nostro Paese deve adottare una nuova normativa sul diritto d’asilo: il tema chiave è come affrontare l’arrivo di profughi migranti che arrivano da Stati falliti”, ha detto il premier.
“Il tema dev’essere la priorità al diritto d’asilo – ha detto – tanto per essere chiari, rispetto a chi fa le campagne elettorali su questo tema, il diritto d’asilo è contenuto nell’articolo 10 della nostra Costituzione”. Per il premier il diritto all’asilo “va garantito” e “nel Mediterraneo va garantito in maniera diversa che nel resto d’Europa”.
“Sarà una missione navale e aerea”, ha aggiunto il premier intervistato da Ezio Mauro. L’obbiettivo della missione, ha spiegato Letta, è “rendere il Mediterraneo più sicuro possibile nella parte in cui in questi giorni è diventato una tomba”.
Letta ha aggiunto che si tratta di un’emergenza che deve essere affrontata sin da subito, senza aspettare più nemmeno un minuto. “Noi non siamo quelli che scaricano sull’Europa la colpa, ma facciamo subito la nostra parte”, ha aggiunto, sottolineando che “bisogna mettere in campo scelte per evitare che il Mediterraneo sia un mare di morte”.
Presente al dibattito anche il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz: “Le tragedie del Mediterraneo e quanto avvenuto ieri mi toccano molto”, ha detto. “La mia impressione è che non ci sia solo un aumento di populismo, ci sono molte persone che hanno solidarietà umana verso le vittime – ha detto commentando le reazioni -. Quello che deve fare l’Europa è finirla con le polemiche. Agiamo immediatamente: bisogna aiutare le vittime”.