Al ruolo della Sicilia nelle politiche di vicinato europee è stato dedicato il convegno che si è svolto presso l’aula consiliare “31 marzo 1946” di Palazzo dei Carmelitani a Mazara del Vallo, nell’ambito di “Blue Sea Land”. Ha aperto i lavori Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive della Regione siciliana ha aperto i lavori. “Abbiamo bisogno reciproco di transfer – ha affermato – di scambi culturali e non solo economici. La Sicilia ha una soluzione da proporre all’Europa, Blue Sea land è un esempio, rappresenta una cerniera fra innovazione, ricerca, internazionalizzazione e dialogo culturale fra i paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente allargato. Ringrazio per questo le delegazioni straniere ed italiane per la loro partecipazione. Vi è un’atmosfera di concretezza e ciò è dimostrato dal centinaio di contatti fra i buyer nazionali ed internazionali”.
“Il nuovo Governo siciliano – ha spiegato l’assessore – ha inaugurato un modello di spesa mirata, è finito il tempo dei finanziamenti a pioggia senza effetti moltiplicativi. I soldi – ha concluso – vanno spesi in eventi che rafforzano e rilanciano il sistema produttivo siciliano di cui i distretti sono un modello vincente. Ci vogliono strumenti in linea con i nuovi scenari socioeconomici, i contratti di programma che utilizzeremo vanno in tal senso”.
La necessità di utilizzare in maniera oculata i fondi al fine di generare economia reale ed occupazione è stata ribadita anche da Bonsignore. “I Distretti – ha detto – sono ormai una realtà sperimentata, a livello internazionale si sono dimostrati una strategia vincente. “Un plauso all’attività del Distretto della Pesca e del presidente Giovanni Tumbiolo che ha saputo aggregare da Mazara del Vallo, attraverso la diplomazia parallela – ha detto Bonsignore – tanti soggetti così diversi e provenienti da numerosi Paesi, questo è un modello da seguire”.
Naceur Mestiri, ambasciatore della Tunisia in Italia, dopo aver ringraziato la Regione Siciliana ed il Distretto della Pesca per l’invito a Blue Sea Land , ha sottolineato i legami storico-culturali fra la Sicilia ed il suo Paese. “Dopo la rivoluzione del 2012 – ha osservato – adesso la Tunisia deve guardare al suo sviluppo a partire anche dalle sue regioni meno centrali e la Sicilia in questo contesto rappresenta un partner privilegiato”. Mestiri ha espresso la propria amarezza in merito alle ormai troppo frequenti tragedie dell’immigrazione ed ha rivolto un appello-monito all’Europa. “L’Europa – ha affermato Mestiri – non deve guardare al sud del Mediterraneo con un approccio che possiamo definire ‘di sicurezza’ ma deve intervenire concretamente supportando gli sforzi dei nostri due Paesi. Serve uno sforzo congiunto per assicurare un futuro di pace e benessere alle nuove generazioni”.
Antonio Piceno, dirigente della Regione Siciliana per la Cooperazione territoriale europea e decentrata ha ribadito la necessità di incentivare il segmento legato allo sviluppo economico dei territori ed in particolare alla promozione della filiera agroalimentare nel contesto euro mediterraneo. “Nella prossima programmazione 2014- 2020 – ha assicurato – la realizzazione di progetti di cooperazione transfrontaliera con la Sicilia capofila”. Anche Piceno ha auspicato un intervento dell’Europa in merito alla questione immigrazione. Gregory Bongiorno, presidente di Confindustria Trapani, ha parlato del progetto “Qualimed” che vede protagonisti la stessa Confindustria Trapani, il Distretto della Pesca e la Tunisia.
“Stiamo creando un brand integrato di prodotti tipici della nostra Provincia e della Tunisia e sviluppando nuovi prodotti, vedi ad esempio il succo d’uva che ha molti effetti benefici – ha spiegato Bongiorno – l’idea è quella di creare prodotti non alterati e di qualità. In un secondo step valorizzeremo questi prodotti, a tal fine il 28 e 29 novembre saremo a Tunisi con alcune piccole e medie imprese trapanesi”.