La star della squadra di football americano Minnesota Vikings, Adrian Peterson, è stato colpito da un lutto terribile. Venerdì il suo bambino di due anni è morto in ospedale, a causa delle botte ricevute, secondo i sospetti della polizia, dal convivente della madre.
Peterson ha chiesto alla stampa il rispetto della sua privacy e domenica intende essere in campo, per giocare come previsto contro i Carolina Panthers. “Quando gli agenti e i primi soccorsi sono arrivati, hanno trovato il bambino privo di sensi e lo hanno portato in ospedale. Ciò che hanno scoperto è che al momento in cui il bambino è stato ferito più volte alla testa c’era solo una persona con lui e quella persona era Joseph Patterson”, ha detto Sam Clemens, portavoce della polizia.
Per la polizia quindi non ci sono dubbi: autore dell’atroce delitto è stato l’attuale compagno della madre del bimbo, che ha picchiato più volte il piccolo mentre la mamma era fuori casa.
Il celebre numero 28 dei Vikings nella sua vita ha già sopportato momenti durissimi, come la scomparsa, sotto i suoi occhi ad appena 7 anni, del fratellino, travolto e ucciso da un automobilista ubriaco.
Una volta diffusa la notizia, si è immediatamente scatenata l’onda di messaggi di vicinanza e solidarietà nei confronti di Adrian Peterson. “Grazie alla mia famiglia, ai miei fan e ai fan di altre squadre per il sostegno. La National Football League è una congregazione di fratelli e sono grato per i tweet, le telefonate e i messaggi dei miei compagni di squadra. Dio vi benedica tutti e grazie mille”, ha tweettato l’asso dei Vikings.
Thank you to my family, my fans and fans of other teams for their support.
— Adrian Peterson (@AdrianPeterson) October 11, 2013
God Bless everyone and thank u so much.
— Adrian Peterson (@AdrianPeterson) October 11, 2013