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Diminuiscono le polveri sottili | Ma in città si continua a respirare male

Quanto emerge dal rapporto dell’Istituto superiore della protezione e ricerca ambientale, Ispra, è chiaro: le emissioni di PM10 sono diminuite. Secondo quanto tiportano nel Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, l’Ispra registra una diminuzione, dal 2000 al 2010, del 37 per cento delle emissioni. Questo calo di emissioni però non riguarda tutti i settori, infatti il riscaldamento urbano ha visto aumentare le emissioni di Pm10 del 33 per cento .

Torino, Roma, Milano, Napoli e Taranto: queste secondo l’Ispra le città che “vantano”il maggior numero di emissioni, mentre invece Campobasso e Aosta sono quelle che meno delle altre contribuiscono all’emissione di PM10.  Sulle 57 stazioni di monitoraggio che dal 2006 al 2001 hanno raccolto i dati in 29 città hanno registrato diminuzioni di concentrazioni di polveri sottili in queste aree metropolitane.

Le città del centro-nord insieme alla Campania e alla Sicilia continuano a superare i limiti posti all’emissione di PM10 e di biossido di azoto. Sembrerebbe, sempre secondo i dati dell’Ispra, che la maggiore componente nelle emissioni sia composta dal riscaldamento domestico per il 37 per cento e per il 31 per cento dal trasporto su strada.

In tutte le città analizzate durante il 2’1′ le emissioni per il riscaldamento hanno superato quello delle città a Trieste, Milano, in Emilia Romagna, Liguria Roma, Prato e Terni. Ed è proprio nella Capitale che il traffico è responsabile per il 56 per cento delle emissioni di particolato.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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