Sfida tra deluse. O tra favorite. Questi sono gli estremi che racchiudono Palermo-Pescara. Due squadre deluse da una retrocessione, inaspettata sicuramente in casa rosanero; quantomeno messa in preventivo dalle parti dell’Adriatico, anche se alla fine del girone d’andata qualcuno sognava già un miracolo, visti i quattro punti di vantaggio sulla terzultima.
Tra favorite perché sono le due rose più complete. Da qualsiasi punto di vista. Hanno pochissimi punti deboli ma, come spesso accade in un campionato lungo e difficile come quello di serie B, stentano a ingranare.
Le motivazioni potrebbero essere le più disparate. La difficoltà di giocatori di categoria superiore a calarsi in una realtà diversa, la consequenziale mancanza di motivazioni, qualche scelta errata in sede di mercato ed ecco svelato il rompicapo. A Palermo è già saltata la prima testa, quella di Gennaro Gattuso. Al suo posto Beppe Iachini sta cercando di trovare la quadra per un gruppo di uomini che lui non ha avuto modo di forgiare.
“Bisogna lavorare tanto – ha detto Iachini alla vigilia del big match di domenica sera -. Dobbiamo andare a trovare tutte le componenti che possono renderci una squadra. Dobbiamo conoscere meglio il campionato e dobbiamo migliorare il disegno tattico adattandolo ai giocatori a disposizione e cercando di capire quale possa essere il migliore. La serie B è un campionato molto lungo e solo verso febbraio-marzo si possono cominciare a fare i conti”.
Iachini sa benissimo che nonostante i primi buoni risultati il massimo è ben lontano dall’essere stato raggiunto. Che esistono squadre come “Empoli, Lanciano e Avellino che affrontano il campionato con moduli e tattiche già ben consolidati”. A facilitare questo tipo di lavoro non contribuiscono le Nazionali. Iachini, come molti suoi colleghi, soprattutto di serie cadetta, chiede che venga adottata un nuovo tipo di regolamentazione: “La contemporaneità di partite di Nazionali maggiori, under 21 e Under 20, va contro un progetto di valorizzazione dei giovani. Le maggiori e le giovanili dovrebbero giocare in periodi diversi le une dalle altre”.
Infine qualche battuta sui singoli. In primis Lafferty, in dubbio per problemi fisici. “Kyle ha avuto un po’ di complicazioni in questi giorni. Gli ultimi due allenamenti serviranno a chiarirmi ulteriormente le idee. Stessa cosa per Di Gennaro. Successivamente deciderò come schierare la squadra”. Chiosa su Dybala, croce e delizia dei tifosi rosanero: “Dybala non si deve lasciar condizionare dal goal che non arriva. Non deve farsi scalfire dal segnare cinque reti in un match o non segnare per tanto tempo. E’ vero, è un giovane che è stato acquistato a caro prezzo e sul quale la società punta moltissimo, ma a 20 anni ha ancora tantissimi margini di crescita. Basta pensare a Luca Toni: il migliore lo abbiamo visto dai 27 anni in poi, insieme a una consapevolezza diversa e alla maturità da un punto di vista fisico”.