Rito abbreviato per Massimo Ciancimino, accusato di detenzione di esplosivo e impossibilitato a patteggiare. La proposta di pena anticipata ai pm Paolo Guido e Nino Di Matteo dai legali dell’indagato è stata ritenuta incongrua dalla Procura che aveva stabilito in 3 anni la soglia minima del patteggiamento. Nel corso dell’udienza Ciancimino ha fatto dichiarazioni spontanee e ha letto una lettera di minacce ricevuta recentemente e ha chiesto di essere sentito sostenendo di essere in grado di riconoscere il presunto regista che avrebbe escogitato le intimidazioni e sarebbe responsabile della consegna dell’esplosivo trovato a casa dell’indagato.
Si tratterebbe di Giancarlo Rosselli, lo stesso personaggio che gli avrebbe consegnato il falso documento in cui si accostava il nome dell’ex capo della polizia de Gennaro a un fantomatico agente dei Servizi protagonista della trattativa Stato-mafia. Su Rosselli i pm starebbero indagando. La richiesta di interrogatorio e’ stata respinta e il processo rinviato all’11 novembre per la sentenza.