È venerdì. In ufficio si arriva quasi saltellando, la pesantezza della settimana sembra un vago ricordo e addirittura i colleghi sembrano più simpatici.
A metà mattinata sul display del cellulare iniziano a lampeggiare una serie di notifiche, ognuna da un app diversa, oppure via sms, mail, chat. Sono gli amici che chiedono: “Che facciamo stasera?”.
Panico.
Il solito aperitivo al solito posto, dove poi incontri sempre le stesse persone? Bocciato.
Restiamo a casa e magari ordiniamo una pizza? Fatto lo scorso fine settimana.
Idea! Perché non andiamo al cinema?
…
Ecco, ultimamente questa domanda si perde nell’etere. Sì perché prima andare al cinema e poi continuare la serata in pub sembrava una cosa piuttosto “normale”. Oggi invece no. E il problema non è scegliere il film da vedere, difendendo le proprie idee a colpi di recensioni. È farsi due conti.
Secondo i dati dell’Istat diffusi all’inizio dell’anno, esiste una tendenza generale a limitare le forme di intrattenimento, fuori dalle mura domestiche. In particolare, solo il 49,8% della popolazione è andata al cinema almeno una volta l’anno scorso.
Le sale cinematografiche hanno perso spettatori soprattutto al Sud e nella fascia d’età dai 35 ai 44 anni, cioè quella più attiva nel consumo di entertainment: mentre al Nord si supera il 53% nel Mezzogiorno non si arriva nemmeno al 47%.
Ad influire sull’abbassamento delle percentuali saranno senza dubbio la diffusione di internet e di pacchetti televisivi sempre più convenienti. E forse, la qualità di alcune pellicole, che fanno rimpiangere i soldi spesi per il biglietto. Su tutti però il prezzo dell’entrata al cinema, che negli ultimi anni è aumentato fino a diventare quasi proibitivo per le famiglie.
Ma alcuni rimediano con le carte sconto durante la settimana, o l’acquisto di alcuni coupon online, perché, il fascino delle poltroncine rosse esiste e resiste. Specie se sono comode e sono quelle del centro senza la fila davanti.