L’11 ottobre è la giornata internazionale del Coming out. Un modo come un altro per ribadire l’importanza di poter esprimere liberamente la propria sessualità. Una ricorrenza che si ripete dal 1988, anno in cui in America si celebrò il primo National Coming Out Day.
L’ideatore è stato Robert Eichberg. Dopo una marcia nazionale su Washington, che vide scendere in piazza a manifestare milioni di persone in difesa dei diritti degli omosessuali, Eichberg pensò di dedicare una giornata alla celebrazione della propria sessualità.
Gradualmente, anno dopo anno, oltre l’America hanno iniziato ad aderire altri Paesi, tra cui Australia, Canada, Croazia, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Svizzera e Regno Unito. L’Italia non ha aderito in maniera ufficiale al National Coming out Day. Tuttavia, diverse associazioni organizzano diversi eventi per “festeggiare”.
Moltissimi personaggi famosi hanno cominciato a dichiarare apertamente la propria omosessualità. Come Tiziano Ferro, che in un’intervista perVanity Fair ha dichiarato di volersi innamorare di un uomo, e Harel Skaat, un cantante pop israeliano. Ma anche in politica c’è chi ha fatto passi avanti nella giornata del coming out: Robert Evans, politico britannico dichiarò di sentirsi finalmente libero dopo averci partecipato ed aver ammesso di essere gay. Fino ad arrivare a Jodie Foster, che a gennaio di quest’anno dopo aver ritirato di Golden Globe, fece un discorso aperto al pubblico in cui affermò “non potrei stare qui senza riconoscere uno dei più grandi amori della mia vita: la mia eroica Co-genitrice, la mia ex partner in amore, la sorella dell’anima per la vita”. Parlava di Cydney Bernard con gli occhi luci, felice di dichiarare finalmente con emozione la sua omosessualità.
Il National Coming out Day è questo e molto altro ancora. È un giorno in cui ognuno può prendersi di coraggio e decidere di afferrare la vita con le proprie mani. E se non dovesse succede oggi, domani è un buon giorno per riprovarci.