Avevano richiesto al proprio Comune di residenza il contributo per il pagamento del canone di locazione previsto per le famiglie meno abbienti, ma in realtà erano proprietari di una villa e di appartamenti.
Sono solo due delle 26 persone che la Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto in città ed in provincia e denunciato per false attestazioni ed indebita percezione di contributi pubblici. Complessivamente gli investigatori hanno eseguito 41 controlli nei confronti di persone che hanno richiesto ed ottenuto contributi assistenziali, sotto forma di erogazioni in denaro, come assegni familiari, indennità per invalidità, buoni scuola e integrazioni all’affitto, oppure sotto forma di esenzioni, come ad esempio l’esenzione del pagamento dei tickets sanitari.
Di questi controlli, 26 – pari a circa il 63% – si sono conclusi con la denuncia degli indagati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. L’importo delle somme illecitamente riscosse ovvero non pagate, con conseguente danno all’erario, ammonterebbe complessivamente a circa 60 mila euro. I controlli sono stati eseguiti dal Gruppo di Palermo e dalle Compagnie di Bagheria e Termini Imerese, le Tenenze di Cefalù, Corleone e Petralia Soprana, oltre al Nucleo di polizia tributaria di Palermo.