Tra i sette arrestati per la rapina al furgone portavalori assaltato con pistole e fucili a pompa il 22 marzo scorso a Capalle di Campi Bisenzio (Firenze) ci sono due guardie giurate della stessa ditta, la Btv Battistolli di Vicenza: i complici sono l’autista dello stesso mezzo attaccato e un altro vigilante, anche lui conducente di furgoni della Btv Battistolli, ma quella mattina non presente sul luogo della rapina.
Secondo la polizia ebbero compiti decisivi. La guardia giurata che conduceva il furgone simulò l’incidente con lo scooterista, anche questo un altro membro del commando, per avere il pretesto di bloccare il mezzo. Invece, il vigilante assente dalla scena del crimine fornì importanti informazioni alla banda come basista della rapina.
Nel dettaglio, le indagini della squadra mobile di Firenze, grazie all’esame delle immagini riprese da telecamere, hanno stabilito che il conducente del furgone simulò totalmente di aver avuto un incidente con lo scooterista complice. L’incidente fu una finta completa perché non avvenne nessun contatto tra furgone e moto. Lo scooterista si gettò a terra senza essere nemmeno sfiorato dal furgone, così la guardia giurata che lo guidava ebbe così il pretesto per fermare il mezzo e agevolare l’assalto. Gli altri due colleghi – feriti lievemente con colpi tirati con i calci delle pistole – erano ignari e subirono la rapina.
Le indagini della polizia, con cui stamani sono stati arrestati i membri della banda che il 22 marzo fece una rapina a un portavalori a Capalle (Firenze), hanno scoperto che gli stessi malviventi progettavano un altro colpo per assaltare un ‘caveau’ con 180 milioni di euro. Il delitto è stato sventato grazie alle investigazioni della squadra mobile di Firenze. Per la nuova rapina gli indagati avrebbero usato pistole e fucili a pompa e la complicità di guardie giurate.
La guardia giurata che conduceva il furgone blindato della ditta portavalori assaltato il 22 marzo scorso a Capalle (Firenze), fu lautamente ricompensato per il suo apporto al commando che fece la rapina. Lo evidenzia la questura di Firenze.