Roger Federer è un tifoso della Roma. A svelarlo è stato lo stesso campione svizzero attraverso il suo profilo Twitter in occasione di una serie di domande e risposte con i suoi fan per scoprire . A precisa domanda il tennista ha risposto: “Ho sempre tifato per la Roma”. Quindi non si tratta dell’infatuazione di un momento, non c’entra nulla l’ottimo inizio di campionato dei giallorossi. Federer parla di una passione che ha sempre avuto per la squadra della Capitale, suscitando il plauso di tifosi romanisti e non solo. Con orgoglio anche la pagina ufficiale della Roma su Twitter ha condiviso il tweet di King Roger.
Non si tratta del primo sportivo che confessa una grande passione per una squadra di calcio. Senza andare troppo lontano ecco Novak Djokovic, tifoso sfegatato del Milan e abituale frequentatore di Milanello. Nel luglio del 2011 fecero il giro del mondo le sue foto dal quartier generale rossonero, con tanto di maglia recante lo scudetto. Nole ha voluto rendere omaggio anche a Zlatan Ibrahimovic che ne aveva pronosticato la vittoria in Inghilterra.
Tifosissimo dell’Inter è, invece, Valentino Rossi. Speso lo si può vedere sulle tribune del Meazza a disperarsi o a gioire a seconda dei risultati conseguiti dalla sua squadra. Di sicuro, visto il risultato di sabato scorso, avrà subito gli sfottò bonari di Max Biaggi, vecchio rivale su due ruote e anche lui grande supporter della Roma.
Il velocissimo Usain Bolt farebbe sicuramente molto comodo al Manchester United, vittima di quel cambio di panchina che i tifosi dei Red Devils mai avrebbero voluto vedere. La squadra di Moyes fa fatica in campionato e coppe e Bolt, visti gli allenamenti ai quali ha partecipato lo scorso anno, potrebbe anche tornare utile sulle fasce come velocissima aletta vecchio stampo. Lui non ha mai fatto mistero della sua passione per i rossi di Manchester e ha anche espresso la volontà, un giorno o l’altro, di indossare le scarpe coi tacchetti. Chi lo sa, magari quella data è più vicina di quanto avesse mai pensato. Naturalmente stiamo solo ironizzando, ma il tifo è una malattia dalla quale non si guarisce e siamo sicuri che Bolt andrebbe di corsa al capezzale della sua squadra sofferente.