Obama torna a parlare dello shutdown, lo stallo economico che sta bloccando gli Stati Uniti. La Camera americana ha bloccato il rifinanziamento del bilancio statale in protesta contro le politiche sociali dell’amministrazione Obama che oggi, in conferenza stampa ha ribadito: “Dico no allo shutdown e alla minaccia di creare un caos economico”.
“Riaprire il governo, innalzare il tetto del debito, evitare il disastro non è una concessione a me o ai democratici. Questo deve essere molto chiaro”. Barack Obama ha detto che è disposto a “parlare e negoziare su tutto assicurando che ci sarà un voto sullo shutdown per scongiurare il default che scatterebbe esattamente tra 200 ore.
“It hurts our credibility around the world. It makes us look like we don’t have our act together.” —President Obama on the #shutdown
— Barack Obama (@BarackObama) October 8, 2013
“Il default sarebbe una bomba nucleare, un’arma troppo orribile per solo pensare di usarla“, ha dichiarato Obama citando il noto miliardario. “Se il Congresso non è in grado di riaprire lo Stato Federale o innalzare il debito per un tempo lungo potrebbe farlo per un tempo più breve, ma utile per far partire i negoziati”.
In altre parole il presidente degli Stati Uniti ha invitato il repubblicano John Boehner, presidente della Camera dei Rappresentanti, a indire una votazione diretta in aula, che ponga fine allo “shutdown”, il blocco parziale delle attività federali in atto ormai da otto giorni consecutivi, e innalzi il tetto del debito nazionale, dal momento che i creditori internazionali si aspettano dal Congresso di essere riassicurati circa l’affidabilità creditizia Usa.