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Burger King cambia nome

Tra le catene di fast food più famose al mondo, emerge senza dubbio Burger King con le sue decine di migliaia di ristoranti in tutto il mondo.

L’1 ottobre, attraverso un tweet, ha annunciato di aver cambiato il proprio nome dopo 60 anni, trasformandosi in Fries King.

Il rebranding sarà però provvisorio e solamente per il periodo del lancio delle nuove patatine Satisfries – crasi tra “satisfies” (soddisfa) e “fries” (patatine fritte) – che, a detta del fast food, avranno il 40% in meno di grassi il 30% in meno di calorie mantenendo sempre lo stesso sapore delle classiche patatine fritte.

Burger King ha deciso di presentare le nuove patatine alla stampa in grande stile, invitando in un lussuoso hotel di New York un gruppo di assaggiatori, i quali, dopo aver firmato una clausola di segretezza, hanno avuto modo di provare le nuove Satisfries, giudicate da Alexandra Sifferlin, giornalista del Time, più croccanti e nettamente più leggere.

Le critiche non hanno tardato ad arrivare, alcuni hanno paragonato il rebranding al fallimento di Pizza Hut, famosa catena di fast food basata sulla pizza, quando nel 2008 ha anch’esso effettuato un rebranding trasformandosi in Pasta Hut sempre per una campagna pubblicitaria, molti ritengono invece sia una totale perdita di tempo.

Matti Leshem, Ceo dell’agenzia di marketing Protagonista, in un’intervista per il Business Insider ha definito questa strategia di promozione un totale fallimento, mentre Erich Joachimsthaler, Ceo e fondatore della società Vivaldi Partners Group, sostiene che la catena abbia sbagliato il target della promozione, mirandola verso famiglie e bambini clienti del fast food piuttosto che verso i Millennials, le persone nate tra gli anni ottanta ed i primi anni duemila che popolano i social network.

Francesco Reina

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Tags: burger kingfoodfrieskingmultinazionalirebranding