NUSA DUA, 7 OTTOBRE 2013 – La seconda settimana di novembre dovrebbe essere il periodo nel quale dovrebbe tenersi la conferenza internazionale di pace sulla crisi siriana, la “Ginevra 2”. A premere sull’Onu affinché venga fissata al più presto la data sono soprattutto Stati Uniti e Russia. John Kerry e Sergey Lavrov lo hanno ribadito nuovamente in una conferenza stampa congunta, a margine della riunione dell’Apec a Bali in Indonesia, per il forum per la Cooperazione Economica Asia-Pacifico.
“Abbiamo ancora una volta ribadito di comune accordo – ha detto Kerry – che non esiste una soluzione militare, e che condividiamo l’interesse a evitare che estremisti radicali dell’una o dell’altra parte assumano un ruolo maggiore in Siria, ed ecco perché ci siamo di nuovo impegnati a compiere sforzi specifici affinché il processo di Ginevra progredisca il piu’ rapidamente possibile”.
“La nostra speranza reciproca è che ciò possa accadere in novembre – ha proseguito il capo della diplomazia Usa -, ed entrambi siamo decisi e determinati a consultare i nostri amici per garantirlo. Una data definitiva e i termini della partecipazione dovranno essere determinati dalle Nazioni Unite”.
Intanto il segretario di Stato americano ha riconosciuto al regime di Bashar al-Assad il rapido inizio della distruzione degli arsenali chimici, imposta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Il procedimento è cominciato in tempi-record e noi apprezziamo sia la collaborazione della Russia sia, ovviamente, l’ottemperanza della Siria”.
“Penso sia estremamente significativo – ha ggunto Kerry – che ieri, domenica, entro una settimana dall’approvazione della risoluzione pertinente da parte dell’Onu, alcune armi chimiche siano già state distrutte. Penso francamente anche che vada a credito del regime di Assad l’aver adempiuto, come ci si aspettava facesse. Speriamo che continui così”.
