Campagna dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili contro l’abolizione dell’ergastolo ai mafiosi rei delle stragi del 1993.
FIRENZE, 6 OTTOBRE 2013 – “Cosa nostra il 27 Maggio 1993, in via dei Georgofili ha ucciso con 277 chili di tritolo 5 persone innocenti affinchè l’ergastolo fosse abolito, ne ha massacrati altri 48 invalidandoli, e oggi troppi di loro in balia di se stessi”, scrive la presidente dell’associazione Giovanna Maggiani Chelli.
“Rammentiamo che il Governo in carica in quel momento non è riuscito a fermare l’organizzazione criminale ‘Cosa nostra’, anzi ha messo le nostre famiglie nelle mani della mafia. Impegneremo quindi nei mesi a venire tutte le nostre forze, affinchè – prosegue Maggiani Chelli – lo scempio totale verso le nostre vittime non si compia con l’eventuale abolizione dell’ergastolo e del conseguente 41 bis, regime di carcere duro, per Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella , Giuseppe Graviano, Filippo Graviano, e tutti gli altri 10 soggetti condannati all’ergastolo per le stragi del 1993″.