Scicli, 5 presunti scafisti liberati: avrebbero solo collaborato alla navigazione

di Redazione

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Scicli, 5 presunti scafisti liberati: avrebbero solo collaborato alla navigazione

| sabato 05 Ottobre 2013 - 12:31

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Il Gip di Ragusa ha confermato il fermo solo per i due scafisti egiziani del barcone che il 29 settembre ha portato la morte per 13 migranti sulla spiaggia del ragusano

 

RAGUSA, 5 OTTOBRE 2013 – Mentre gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla strage di Lampedusa, a Ragusa si tenta di capire la dinamica della tragedia di Scicli del 29 settembre, in cui hanno perso la vita 13 migranti. Il gip di Ragusa ha convalidato soltanto l’arresto di due dei sette scafisti fermati il 1 ottobre scorso da polizia, carabinieri e guardia di finanza, all’indomani dello sbarco.

 

Il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la scarcerazione di cinque siriani, di età compresa tra i 25 e 32 anni, ritenendo credibile la loro tesi di avere soltanto collaborato alla navigazione del peschereccio, sul quale erano in qualità di passeggeri. Contro questa decisione la Procura di Ragusa ha annunciato presenterà ricorso al Tribunale del riesame di Catania.

 

Restano invece in carcere, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte e lesioni come conseguenza di un altro delitto, i due egiziani bloccati dopo lo sbarco: Adel Mouhamed Arafat, di 33 anni, e Fakhri Mouhmed, 28.

 

Il peschereccio, secondo la ricostruzione dei circa 180 sopravvissuti, sarebbe partito il 24 settembre da Tripoli, in Libia, e ogni passeggero avrebbe pagato circa 2.000 euro a testa per potere compiere il viaggio della speranza. Il natante si è arenato a 50 metri dalla spiaggia di Scicli e in molti si sono buttati in acqua per raggiungere la riva, pensando si toccasse. Invece sono caduti in una secca profonda diversi metri annegando. Alcuni sono stati salvati da turisti e bagnanti e da un sottufficiale dei carabinieri in servizio, tra i primi ad arrivare sul posto.

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