In Sicilia sembra non esserci alternativa alla mobilità su quattro ruote. A dirlo è la carenza di strutture e l’inadeguatezza dei collegamenti. No smog mobility presenta le proprie soluzioni affinché, questo traffico gommato, possa, se non altro, essere un traffico sostenibile.
PALERMO, 4 OTTOBRE 2013 – La più grave delle piaghe della Sicilia e in particolare di Palermo, diceva, guidando su via Messina Marine, l’avvocato di Johnny Stecchino, nel film di Roberto Benigni, è il traffico. Proprio su quel lungomare, dove ora sorge il Foro Italico, “No smog mobility” ha lanciato la sua sfida per un traffico più sostenibile e un’aria più pulita.
“La mobilità in Sicilia – dice Dario Pennica, direttore della rivista Sicilia Motori e tra gli organizzatori della manifestazione – non può prescindere dal gommato. Mancano le infrastrutture, i treni percorrono linee con percorsi improbabili, non ci sono alternative all’automobile se non i bus privati. Non c’è rapidità nei collegamenti e il trasporto aereo è soggetto a tariffe spropositate e alla carenza degli scali. Per nom parlare poi della rete del metano, assolutamente inadeguata”. In questo senso, la missione che No smog mobility si pone è quella di promuovere e incentivare la mobilità sostenibile.
La manifestazione, iniziata oggi con un primo forum, continuerà fino a domenica e culminerà con la consegna ideale di 10 Fiat 500L al team manager del Palermo Calcio Igor Budan, con la presentazione, alle 12.30 dei progetti degli studenti delle Facoltà di Ingegneria delle Università di Catania, Enna, Messina e Palermo e l’esposizione di veicoli eco-compatibili al Foro italico.
Siamo dei giornalisti – afferma Gaspare Borsellino, direttore dell’agenzia di stampa Italpress e organizzatore – che hanno voluto per una volta mettersi dall’altra parte del tavolo, per essere da pungolo affinché si trovino soluzioni concrete e tangibili al problema del traffico”.