Il ministro Alfano oggi ha parlato di Lampedusa come “il nuovo Checkpoint Charlie”: di cosa parlava?
PALERMO, 4 OTTOBRE 2013 – Il Checkpoint Charlie era il più noto posto di blocco sul confine del Muro, tra la Berlino Est e la Berlino ovest. “You are now leaving the American sector” era il monito che campeggiava sul cartello che fu il simbolo della divisione di Berlino.
Nel 1989 con la caduta del Muro venne distrutto anche il Checkpoint Charlie, che insieme al ponte di Glienicher è uno dei simboli più significativi della guerra fredda. Il posto di blocco era formato da una guardiola di legno, dalla quale i visitatori diretti a Berlino est (il settore russo) erano costretti a passare. Il nome deriva dall’alfabeto fonetico Nato: il valico di Helmstedt tra le due Germanie si chiamava Checkpoint Alpha, il valico di Dreilinden tra Berlino ovest e Germania est Checkpoint Bravo.
Ma il Checkpoint Charlie non simboleggia solo divisione, bensì è sinonimo del concetto stesso di confine. Da qui, il richiamo di Angelino Alfano alla Camera dei deputati: Lampedusa è un confine che viene valicato per sfuggire a guerra e povertà. Troppo spesso però, è un confine di morte.