Un sit-in davanti Montecitorio, organizzato da Amnesty International Italia, in segno di protesta alle reazioni delle istituzioni italiane, impegnate nelle politiche di immigrazione, di fronte alla tragedia che in questi ultimi giorni sta colpendo Lampedusa
PALERMO, 4 OTTOBRE 2013 – Amnesty International ha organizzato una manifestazione per le 18 di questo pomeriggio per lanciare un messaggio forte: limitarsi a mostrare reazioni di sgomento non basta. Secondo l’organizzazione umanitaria occorre passare dalle parole ai fatti per permettere viaggia più sicuri chi va alla ricerca di un futuro migliore.
La realtà che incontrano attraversando le frontiere non combacia quasi mai con le aspettative che i migranti possiedono. Arrivati in Italia, dopo aver attraversato un lunghissimo viaggio, il più delle volte vedono morire le loro speranze.
“Nel Mediterraneo non si muore per caso né per fatalità – ha dichiarato Amnesty International Italia -. Si muore per l’assenza di una politica di accoglienza vera per chi fugge da persecuzioni, conflitti, torture e altre violazioni dei diritti umani. Si muore perché in questi anni i governi italiani di qualsiasi colore politico hanno fatto accordi con la Libia sulla pelle di migranti e rifugiati, promettendo al contempo di ‘fermare gli sbarchi dei clandestini’ al loro elettorato”.