Molte e commosse le reazioni delle Istituzioni nazionali e internazionali e del mondo della politica. Duro il commento di Papa Francesco: “È una vergogna”
LAMPEDUSA (AG), 3 OTTOBRE 2013 – “È una vergogna”. È un grido di dolore quello di Papa Francesco di fronte alla tragedia del mare che è accaduta oggi a Lampedusa. E poi su Twitter ha scritto: “Preghiamo Dio”.
Siamo tutti vittime “consapevoli o no, di quella ‘globalizzazione dell’indifferenza’ che proprio a Lampedusa Papa Francesco ha denunciato in modo sferzante”, afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, sottolineando la perdurante mancanza di soluzioni a questi drammi e annunciando che si recherà nell’isola. Apprese le prime notizie sulla strage di migranti, la presidente Boldrini ha telefonato al sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini: “La dimensione di questa nuova tragedia è tremenda, e dalle prime ricostruzioni sembra che il numero delle vittime sia destinato ad aumentare ulteriormente. Ma i motivi che spingono queste persone a mettersi in viaggio – ha affermato la presidente Boldrini – sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti umani. È questo l’aspetto più sconvolgente: il fatto che assistiamo da anni a tragedie identiche, sentendoci coinvolti, pronunciando parole di sincera commozione, ma senza trovare soluzioni. Vittime tutti noi – consapevoli o no – di quella “globalizzazione dell’indifferenza” che proprio a Lampedusa Papa Francesco ha denunciato in modo sferzante. Ho ringraziato Giusy Nicolini per il modo in cui ancora una volta si sta prodigando. C’è da essere orgogliosi del modo in qui la Sindaca sta gestendo questa ennesima tragedia, con grande umanità e nel rispetto delle leggi. Le ho preannunciato che nelle prossime ore, compatibilmente con lo svolgimento dei lavori d’aula, sarò nell’isola a portare la solidarietà e il cordoglio della Camera dei deputati”.
“Fatto il punto su immane tragedia di Lampedusa con Alfano e vertici ministero che si recheranno subito sul luogo del disastro per i primi interventi”. Così su Twitter il premier Enrico Letta.
“Di fronte a una nuova e purtroppo ennesima tragedia dell’immigrazione basta con la politica dello struzzo. L’Unione europea e lo Stato italiano devono farsi carico delle loro responsabilità perché la Sicilia e Lampedusa, non possono essere lasciate sole al proprio destino”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commentando il drammatico sbarco a Lampedusa costato la vita a decine di migranti. “Dopo le morti di Catania e di Scicli non si può più fare finta di nulla – aggiunge Ardizzone – serve corresponsabilità da parte di tutti”.
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta “appresa la notizia terribile della tragedia avvenuta a Lampedusa”, ha lasciato immediatamente Roma per recarsi nell’isola, dove arriverà nelle prossime ore. “Un dolore immenso, per me, per tutto il governo della Regione, per il popolo siciliano, per gli abitanti di Lampedusa – dice – Dobbiamo cambiare le leggi sull’immigrazione che hanno dimostrato non solo di non riuscire a bloccare i flussi migratori in Italia, ma hanno trasformato il Mediterraneo in un mare di morte. Chiedo che su questi argomenti si formi un tavolo di lavoro congiunto tra il governo nazionale, coinvolgendo il Ministro per l’Integrazione, degli Interni e il governo regionale siciliano”.
Dal presidente della Camera a quello del Senato, passando per Gianpiero D’Alia, Antonio Venturino, Vasco Errani, Cecile Kyenge e il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini la politica punta il dito sull’Ue: dev’esserci un intervento netto dall’Unione per evitare altre tragedie del mare.