Duro intervento del sindaco di Palermo che accusa l’abbandono da parte delle istituzioni europee e chiede l’abolizione della legge sull’immigrazione che “tratta secondo criminali logiche da contabili la disperazione di milioni di persone”.
PALERMO, 3 OTTOBRE 2013 – “Girarsi dall’altra parte di fronte a una tragedia del genere significa essere ipocriti e complici di questi assassinii ripetuti”. Forti le parole del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel commentare l’immane tragedia che si sta consumando nei mari di Lampedusa.
Proprio Orlando si è più volte espresso contro il mezzo del permesso di soggiorno e della chiusura dei confini ai tanti disperati che cercano fortuna in Italia. “Abbiamo rivolto – continua – una forte denuncia alle istituzioni europee che hanno privilegiato egoismi in nome del dio denaro piuttosto che l’attenzione alla disperazione che ha trasformato il Mediterraneo in un vero e proprio cimitero di morte. Credo che sia il tempo di sollecitare un intervento europeo e di modificare l’attuale legge sull’immigrazione che tratta secondo criminali logiche da contabili la disperazione di milioni di persone che finiscono per trovare la morte dopo aver subito la speculazione di ignobili personaggi che, utilizzando questa legge proibizionista, fanno affari”.
“Quello che sta accadendo – conclude Orlando – non può essere limitato soltanto all’appello di Papa Francesco. Dobbiamo chiederci tutti con quale scelta coerente noialtri piangiamo la morte di questi disperati che cercano di raggiungere una condizione di vita migliore e che in molti casi cercano di garantirsi la vita lontano da luoghi in cui sarebbero condannati alla morte”.
Il Comune di Palermo ha dichiarato sabato e domenica giornate di lutto cittadino.
{youtube}AaGApj8O580{/youtube}