L’agenzia di rating Moody’s non crede alle promesse del premier Letta sulla politica economica: “Governo troppo fragile”
PALERMO, 3 OTTOBRE 2013 – “Un Governo troppo fragile”. Così l’agenzia di rating Moody’s, in una nota, commenta la situazione politica italiana ricostruendo le principali tappe della crisi. “La fiducia a Enrico Letta è il miglior risultato possibile ma le turbolenze politiche dell’ultima settimana mettono in evidenza la fragilità del governo che può ritardare le riforme di bilancio e strutturali”.
“Sono state le dimissioni di sabato scorso dei 5 ministri del Pdl ad innescare la crisi politica – ha ricordato l’agenzia – e i ministri si sono dimessi dopo il mancato accordo su una misura essenziale per portare il deficit entro il limite del 3% previsto dall’Unione europea”.
E non c’è ottimismo nelle previsioni di Moody’s rispetto agli obiettivi previsti ieri dal premier Letta nei discorsi alle Camere del Parlamento. “Ci aspettiamo che l’Italia non riesca a centrare il target di un deficit/Pil al 3% nel 2013”. “L’Italia – ha osservato Moody’s – è uscita dalla procedura d’infrazione del deficit quest’anno, dopo aver ridotto il deficit al 3% del Pil nel 2012 dal 5,5% del Pil nel 2009 ma l’instabilità politica ha effetti negativi sulla capacità del governo di procedere con le riforme strutturali e di bilancio”.