Sessantasei anni, autore di La grande fuga dell’Ottobre Rosso e “padre” di Jack Ryan: Tom Clancy. Si è spento nella notte in un’ospedale di Baltimora l’autore che più di tutti ha saputo interpretare il techno-thriller americano e lo spionaggio oltre James Bond
PALERMO, 2 OTTOBRE 2013 – Il personaggio Jack Ryan è entrato nella quotidianitò di milioni di lettori, appassionati di cinema, giocatori di videogames e appassionati dello spionaggio e della fanta-politica globale. La storia di Tom Clancy, almeno quella letteraria, inizia con il romanzo che diventerà il film “Caccia a Ottobre Rosso” ed è qui che per la prima volta facciamo conoscenza di Jack Ryan.
Un ex marine, irlandese-americano, laureato in storia che decide di iniziare la sua carriera di “consulente della Cia” durante le pagine di “La grande fuga dell’Ottobre Rosso” per finire come presidente degli Stati Uniti d’America negli ultimi romanzi.
L’autore non potè perseguire il suo sogno di una carriera militare per via della forte miopia che gli ha negato l’accesso nell’esercito. Ma questo non sconfisse lo spirito dell’autore che è riuscito, romanzo dopo romanzo, a creare storie verosimili ricche di dettagli militari incastonati abilmente all’interno di un contesto fantapolitico, in fondo, credibile. Tecnologia e strategia militare: due delle colonne della narrazione di Clancy, che ispirandosi alla realtà costruisce un’insieme di dettagli e particolari che rendono le sue pagine coinvolgenti e affascinanti.
Michael Crichton e Craig Thomas, gli altri due autori che insieme a Clancy hanno dato una definizione e una collocazione al genere diviso tra spionaggio, guerra, tecnologia, politica e azione: Techno Thriller. Ma si potrebbe dire, in ultima battuta, che Tom Clancy ne p stato l’interprete più fedele e preciso; lavorando sulla propria formazione professionale. Infatti, lo scrittore americano, ha mostrato di possedere profonde conoscenze del sistema amministrativo e burocratico americano, armamenti e tattiche sovietiche.