Facevano emigrare giovani profughi clandestini dall’Egitto e, una volta fatti giungere a Roma, li sequestravano chiedendo il riscatto alle famiglie rimaste in Africa tramite bonifico bancario. i Carabinieri hanno arrestato due egiziani. I profughi, tutti minorenni, sbarcati in Sicilia, venivano poi trasferiti nella Capitale per poi essere reclusi in casa.
ROMA, 2 OTTOBRE 2013 – I Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno scoperto una piccola organizzazione con base a Roma, composta da due cittadini nordafricani di 24 e 34 anni, che si occupava di far emigrare profughi clandestini egiziani che, una volta sbarcati in Sicilia, venivano trattenuti e rilasciati solo dietro compenso corrisposto dai parenti rimasti in patria.
Le indagini dei militari hanno preso il via dalla denuncia di un cittadino egiziano che si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di Milano Porta Genova, riferendo che due suoi connazionali, di 16 e 17 anni, sbarcati clandestinamente a Catania nelle settimane precedenti, si trovavano a Roma trattenuti da due egiziani all’interno di un’abitazione sconosciuta.
La banda di malviventi avrebbe rilasciato i due ostaggi solo previo pagamento da parte dei genitori in Egitto, di 5 mila euro per ogni persona rilasciata, da corrispondere mediante bonifico bancario internazionale le cui coordinate bancarie del conto corrente sarebbero state comunicate ai genitori dei due minori in Egitto con un SMS. A quel punto la segnalazione è passata ai Carabinieri di Roma che hanno avviato le ricerche.
La Stazione Carabinieri di Roma Quadraro e i militari del Nucleo Operativo di Roma Casilina hanno passato al setaccio intere palazzine e sono arrivati in via dei Sulpic, dove, all’interno di una stanza chiusa a chiave, hanno trovato i due ragazzini che sono stati finalmente salvati ed accompagnati al sicuro, in caserma. Perquisito l’intero appartamento, i militari hanno scoperto numerosi titoli di viaggio, biglietti ferroviari della tratta Messina – Catania, passaporti, permessi di soggiorno e diversi cellulari che sono stati sequestrati.
La ricostruzione della drammatica vicenda ha permesso di individuare i sequestratori. Dopo serrate indagini durate tre giorni con servizi di osservazione, pedinamento e controllo, il 34enne H.A., egiziano ma residente a Roma da diversi anni, e il 24enne S.F., anche lui egiziano e in Italia da poco tempo, sono stati arrestati. I due malviventi, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono stati condotti presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I due minori, invece, sono stati affidati a un centro di prima accoglienza.