Protesta dei dipendenti contro il sistema previdenziale a rischio: le sigle sindacali promettono guerra.
PALERMO, 2 OTTOBRE 2013 – Piccola occupazione all’Inps di Palermo: il personale ha tenuto un’assemblea con chiusura dell’accesso all’utenza. Il motivo della protesta, la discussione del quadro di un sistema previdenziale a rischio.
Per il biennio 2013-2014 sulla base della Legge di Stabilità 2012 è stato previsto un taglio di oltre il 10% del personale, e il rientro, presso le amministrazioni di provenienza, di un ulteriore 5% circa di unità attualmente in comando, a fronte di una richiesta crescente di prestazioni.
“L’Assemblea ha approvato un documento di lotta e sosterrà tutte le iniziative di protesta indette dalle sigle sindacali”, ha comunicato Giorgia Miceli, dipendente Inps. La situazione andrà avanti fino a quando “non verranno trovate soluzioni alternative ai tagli degli organici e delle retribuzioni, tagli con i quali sono a rischio il livello qualitativo e quantitativo dei servizi, prime fra tutte le prestazioni a sostegno del reddito dei precari del settore privato e pubblico”.
Le sigle sindacali denunciano infatti l’ipotesi concreta di un consistente taglio delle retribuzioni il cui rinnovo non avviene dal 2009. Contro queste misure, considerate non solo punitive per i lavoratori ma soprattutto lesive dei servizi all’utenza, le organizzazioni sindacali sottolineano i persistenti sprechi come contratti per consulenze, esternalizzazioni tecniche e incarichi dirigenziali, con aggravio inevitabile della spesa pubblica. Domani prevista una giornata di sciopero nazionale.
