La fiducia al governo Letta si ripercuote positivamente anche sull’economia nazionale. In Borsa a Milano si è vista un’impennata degli indici, mentre nel resto d’Europa ha chiuso la mattinata con il segno negativo quasi dappertutto
PALERMO, 2 OTTOBRE 2013 – Il sì annunciato da Silvio Berlusconi porta a reazioni positive anche in Borsa. Piazza Affari ha visto un’accelerata dell’indice Ftse Mib che cresce dell’1,25% e si attesta a quota 18.200 punti dopo aver toccato anche i 18.300. All Share +1,04% a 19.206 punti.
I titoli bancari (Intesa Sanpaolo +3,66%, Unicredit +2,95%, Mediobanca +5,5%), gli assicurativi (Generali +1,4%) e il risparmio gestito (Azimut +3,08%) sono stati i più acquistati. Contrastati i principali industriali, con Finmeccanica che vola a +6,73%, mentre Pirelli e Fiat limano rispettivamente lo 0,3% e lo 0,08 per cento. Telecom Italia rimane in attesa del cda di domani e si attesta sui valori della vigilia, dopo una prima fase positiva. Positivi anche gli energetici (Enel +2,25%, Eni +0,23%, Saipem +0,67%). La fiducia ‘riacquistata’ dal governo Letta sostiene ancora Mediaset che piazza un +1,95%.
Contemporaneamente perdono le altre Borse europee, in attesa del direttivo della Bce a Parigi. Londra arretra dello 0,5%. Francoforte cede lo 0,35% e Parigi lo 0,5%. Madrid, quasi invariata, avanza dello 0,15%. Intanto la Banca centrale europea lascia invariato il tasso di rifinanziamento pronti contro termine al minimo storico dello 0,5%. Immutati anche il tasso sui depositi, allo zero, e il tasso marginale all’1%.