Per la prima volta, l’Istituto per le Opere di Religione, meglio conosciuto con l’acronimo Ior o con il nome di Banca Vaticana, ha reso pubblico il rapporto annuale relativo al 2012
ROMA, 1 OTTOBRE 2013 – Lo Ior svela le sue carte. Sul sito www.ior.va la Banca Vaticana ha deciso di rendere fruibile il rapporto annuale del 2012, spiegando che “esiste un preciso impegno globale e che per questo si impegna a rendere noto la propria mission e le proprie attività finanziarie”.
“Con la pubblicazione della nostra relazione annuale – ha spiegato Ernst von Freyberg, presidente dell’Istituto – ci impegniamo a portare avanti il nostro impegno, a fornire la trasparenza sulle nostre attività, che la Chiesa cattolica, i nostri clienti, le autorità vaticane, le nostre banche e il pubblico giustamente si aspettano. Si tratta del primo Rapporto annuale in 125 anni di storia dello Ior”.
Ecco i numeri. Nel 2012, lo Ior ha registrato un utile netto di 86,6 milioni di euro (nel 2011 erano stati 20,3 milioni di euro ). Questo ha permesso di apportare un contributo di 54,7 milioni di euro al budget della Santa Sede. “La politica di investimento dello IOR è stato progettato per garantire, in primo luogo, che le attività affidate a noi siamo al sicuro”, ha detto von Freyberg. “Il nostro focus è sulla gestione conservativa e la bassa esposizione al rischio”.
Lo IOR protegge depositi e attività dei propri clienti, investendo prevalentemente su titoli a interesse fisso, titoli di stato e depositi interbancari a termine. In media, meno del sei per cento del totale attività sono detenute in fondi e titoli azionari gestiti esternamente.
La mission. “Oltre a mantenere sicuro il patrimonio affidato a noi, la nostra missione è quella di supportare le esigenze dei nostri clienti offrendo un sistema di pagamento veloce globale, dedicato e conveniente”, ha detto von Freyberg. “Il 2012 è stato un anno di successo economico per i nostri clienti e lo IOR”, ha continuato von Freyberg. “Abbiamo beneficiato di interessi relativamente alti sul nostro portafoglio esistente, in particolare durante la prima parte dell’anno, e successivamente abbiamo beneficiato dal l’aumento del valore di mercato dei titoli fruttiferi”.
Operazione trasparenza. “La trasparenza è fondamentale, è l’elemento chiave”. È quanto tiene a sottolienare il presidente Ernst von Freyberg, durante un’intervista a Radio Vaticana. “Dal marzo scorso, abbiamo avviato una strategia basata su tre pilastri. Il primo è quello di aprire e impegnarsi in un dialogo con i media, dicendo come stanno i fatti in maniera sistematica e questo fa sì che ora noi abbiamo un ufficio stampa per lo Ior. Il secondo elemento è quello di creare un sito web che possa servire come fonte accreditata sui fatti dell’Istituto. Il terzo elemento è quello di pubblicare il rapporto annuale”. Questo “è un altro passo verso la creazione di un Istituto conforme e trasparente – assicura von Freyberg – per cui il Papa deciderà, al più tardi quest’anno o il prossimo anno, in quale direzione voglia mandarci. Abbiamo fatto una lunga strada sulla trasparenza e la conformità”.
Allo stesso tempo laPromontory Financial Group sta eseguendo per conto dello Ior un esame di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure attuate contro il riciclaggio di denaro. Allo stesso tempo, lo Ior sta traducendo in pratica provvedimenti idonei a migliorare le sue strutture e procedure. Questo processo è stato avviato nel maggio 2013 e ci si aspetta che giunga al termine, per ampia parte, per la fine del 2013.
Twitter: @AzzurraSichera