Ancora dati sconfortanti sulla disoccupazione giovanile. Ad agosto il tasso dei disoccupati ha superato il 40%
ROMA, 1 OTTOBRE 2013 – Il lavoro si conferma uno dei nodi più cruciale del nostro Paese, una priorità che sta per diventare un’emergenza. E gli ultimi dati forniti dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, confermano questo trend.
I dati. Nello scorso mese di agosto, le persone tra i 15 e i 24 anni che cercavano lavoro erano state 667 mila, circa 11,2% della popolazione di quella fascia d’età. L’incidenza dei disoccupati sul totale degli occupati o in cerca di occupazione è del 40,1%.
Un record. Un livello da record, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precendete e di 5,5 punti se si confronta il dato tendenziale.
Differenza di genere. Ad agosto l’occupazione maschile è diminuita dello 0,4% in termini congiunturali e del 2,8% su base annua. L’occupazione femminile cresce dello 0,5% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei dodici mesi.
Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,7%, diminuisce di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti su base annua. Quello femminile, pari al 47,1%, aumenta di 0,2 punti in termini congiunturali e di 0,3 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima.
Rispetto al mese precedente la disoccupazione cresce sia per la componente maschile (+1,7%) sia per quella femminile (+1,0%). Anche in termini tendenziali la disoccupazione cresce sia per gli uomini (+18,9%) sia per le donne (+9,4%).
Il tasso di disoccupazione maschile, pari all’11,7%, aumenta di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nei dodici mesi; quello femminile, pari al 12,9%, aumenta di 0,1 punti rispetto al mese precedente e di 0,9 punti su base annua. Il numero di inattivi diminuisce nel confronto congiunturale per effetto del calo della componente femminile (-0,7%), mentre aumenta quella maschile (+0,4%). Anche su base annua si osserva una crescita dell’inattività tra gli uomini (+1,7%) e un calo tra le donne (-2,1%).
La stima del Cnel. “Perché l’occupazione cresca in misura sufficiente da riportare il tasso di disoccupazione all’8%, sarebbe necessaria una crescita media annua dell’economia italiana nel medio periodo a tassi superiori al 2% all’anno”. Questa la stima contenuta nel Rapporto sul mercato del lavoro 2012-2013 del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. “Si tratta di un ritmo di crescita ritenuto irrealistico – sottolinea il Cnel – alla luce delle potenzialità di crescita attuali dell’economia italiana ma che evidentemente deve essere un obiettivo minimo per qualsiasi strategia che intenda mirare a un riassorbimento dell’ampio stock di disoccupati che si è formato nel corso degli ultimi anni in Italia”.