Sono numeri che fanno girare la testa, informazioni che si affastellano nella mente facendoci sentire piccoli e quasi insignificanti. Lasciandoci la sensazione di essere “in ritardo”, rispetto al mondo. Su You Tube, da qualche tempo, gira il video “Crisi = Opportunità = Cambiamento”, una simpatica analisi di dati che racconta l’evoluzione della comunicazione e della tecnologia degli ultimi cinquant’anni.
PALERMO, 29 SETTEMBRE 2013 – Alla fine dei quattro minuti, dopo avere scoperto che nel frattempo in India saranno nati circa 395 bambini, rimane però una consapevolezza: al di là dei film di fantascienza, l’essere umano sarà insostituibile e non potrà esser “sconfitto” da un “Terminator” – macchina pensante. O almeno, lo speriamo.
Quel che è certo è che bisogna darsi una mossa, bisogna studiare e correre, continuando a investire prima di tutto su se stessi. In fondo, non siamo solo numeri ma dobbiamo difenderci proprio da questi.
Analizzando il mercato estero, infatti, è certo che la Cina – che diventerà il primo paese per numero di persone a parlare inglese – potrebbe essere la nuova padrona del mondo e che il Qi del 25 per cento dei ragazzi Indiani supera quello degli Stati Uniti. Ciò significa che già adesso questi nuovi mercati sono una concorrenza spietata del “vecchio mondo”, trasformando le logiche e le dinamiche fino ad ora conosciute. Nulla di strano che il cinese diventi una lingua insegnata in tutte le università.
Certo, in Italia, si sconta un po’ di arretratezza, almeno da un punto di vista curriculare: sicuramente fa bene studiare Dante e i classici greci, ma bisogna pensare al futuro e insegnare agli studenti mestieri che ancora non esistono, usando tecnologie che ancora non sono state inventate per risolvere problemi che ancora non ci sono. Basta un dato: i lavori richiesti nel 2010 non esistevano dieci anni prima.
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Tutto gira intorno al web, un moltiplicatore di conoscenze e, certe volte, di problemi. Se Myspace fosse una nazione, sarebbe la quinta più grande al mondo. Incredibile pensare che la metà delle coppie si conosca prima on line – non sensa qualche delusione postuma – e che si cambi lavoro quasi ogni anno. Il mondo ci richiede nuove frontiere di adattamento solo che non è detto che siano per forza migliori. L’essere umano deve stare al centro di tutto. Sempre.
E se su Google ogni anno vengono fatte 31 miliardi di ricerche – ben vengano – alla tastiera ci deve sempre stare un essere pensante, che quelle notizie trovate – o presunte tali – le interpreti. Un giornale di oggi contiene il numero di notizie che un uomo dell’Ottocento scopriva in una vita.
Comunichiamo tutto. Su Facebook c’è chi racconta ogni movimento, ogni piatto cucinato per sé o per l’altro, ogni problema dei figli, ogni ansia, paura e frustrazione. Ogni giorno vengono mandati più sms dell’intera popolazione mondiale. Ma è così necessario comunicare tutto al prossimo? Non rischiamo che dicendo tutto, alla fine, non diciamo proprio nulla?
Bisogna correre, essere aggiornati. Bisogna studiare, soprattutto le lingue, pensare in grande senza dimenticare però, la nostra storia, e da dove siamo venuti. Bisogna vivere, senza lasciare pensare qualcun altro al posto nostro.