Uccidono la figlia adottiva per ottenere l’eredità lasciatale dai nonni

Uccidere la propria figlia adottiva per incassare l’eredità lasciatale dai nonni: non si tratta della trama di un thriller, bensì di un fatto realmente accaduto in Spagna, vicino Santiago Di Compostela.

 

SANTIAGO DI COMPOSTELA, 28 SETTEMBRE 2013 – L’accusa è stata formulata dal procuratore capo della località spagnola, Josè Antonio Vazquez, nei confronti dell’avvocato Rosario Porto e del marito, il giornalista Alfonso Basterra: la bimba si chiamava Asunta Yong-Fang, di 12 anni, e aveva origini cinesi.

 

Alla base dell’omicidio, le difficoltà economiche della coppia: la donna avrebbe stordito con un sonnifero la bambina, per poi soffocarla e, in seguito, abbandonare il corpo in un bosco di Cacheiras, dove possiede un casolare. Le indagini sono partite in seguito alla denuncia della scomparsa della bimba: la mamma aveva dichiarato di essere uscita per fare la spesa e non averla trovata al suo rientro.

 

Il racconto, tuttavia, non ha coinvolto gli investigatori, che avevano trovato proprio nel casolare una corda simile a quella usata per strangolare la piccola; a questo si è aggiunto il rinvenimento di tracce di sonnifero nel cadavere, a seguito dei primi esami medici. I nonni di Asunta, l’avvocato Francisco Porto Mella e la docente universitaria Maria del Socorro Ortega Romero, avevano lasciato tutto alla nipotina: l’uomo è morto lo scorso luglio, improvvisamente, mentre la donna era morta sette mesi prima. Stando ad alcune indiscrezioni, le indagini sulla morte della bambina potrebbero essere estese anche ai decessi dei due nonni.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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