Una nave della marina militare ha soccorso un barcone che nella notte di ieri aveva lanciato un segnale di aiuto da un telefono satellitare a circa 50 miglia a sud di Lampedusa. Sono state salvate 250 persone, tra loro anche 43 donne e 5 bambini.
CATANIA, 28 SETTEMBRE 2013 – Ieri sera a circa 50 miglia a sud di Lampedusa è stata intercettata dalla nave Vega della marina militare un barcone con a bordo oltre 250 persone. Tra i migranti ci sarebbero 43 donne e 5 minorenni. La richiesta di aiuto era pervenuta alla Capitaneria di porto di Palermo intorno alle 19 tramite un telefono satellitare.
Nel punto indicato sono giunte anche due motovedette della Guardia Costiera di Lampedusa che dopo aver preso a bordo un uomo e una donna bisognosi di cure mediche stanno ora dirigendo verso il porto dell’isola pelagica. Il resto degli occupanti è stato imbarcato sulla Nave Vega che al momento sta viaggiando verso Porto Empedocle, con arrivo previsto in serata.
Dal tardo pomeriggio di ieri a questa mattina, sono quasi 500 i migranti salvati da interventi dalle motovedette della Guardia Costiera. Nella prima operazione, a 27 miglia da Crotone, un peschereccio in legno alla deriva, individuato grazie a un elicottero della Guardia di Finanza. A bordo 32 uomini di origine bangladese, indiana, pakistana e afgana, tutti sbarcati
nel porto calabrese intorno alle 20 di ieri.
A Pozzallo invece, doppio intervento per l’equipaggio di una motovedetta che in poche ore è stata impegnata a occorrere altri migranti. Nel primo caso, a circa 30 miglia dalla costa, i militari italiani hanno tratto in salvo 67 persone stipate su un gommone che rischiava di affondare. Tutti di sesso maschile e provenienti dall’area subsahariana, sono stati trasferiti in serata a Porto Palo di Capo Passero (Siracusa). Intorno alla mezzanotte nuovo allarme al largo di Pozzallo e nuovo intervento per la motovedetta della Guardia Costiera che riusciva a trasbordare altre 117 persone. I migranti, hanno raggiunto Porto Palo all’alba di oggi.