Una lunga notte a Palazzo delle Aquile che ha portato ad un nuovo regolamento sulla Tares. Ecco il risultato dopo 12 ore di Consiglio comunale.
PALERMO, 28 SETTEMBRE 2013 – Questa mattina Palermo si è svegliata con un regolamento in più, quello sulla Tares, approvato in una lunga maratona notturna dal Consiglio comunale, durata oltre 12 ore.
Non sono mancati gli scontri, anche quelli interni alle varie correnti politiche, tanto di maggioranza quanto di opposizione, molti erano d’altronde gli emendamenti, quasi novanta, alcuni dei quali di grande rilievo. Il Consiglio, secondo quanto riporta Roberto Immesi su Livesicilia, ha alla fine detto No alle riduzioni per chi adotta un randagio o alle donne vittime di violenza di genere.
Nessuno sconto anche per chi apre una nuova attività commerciale, per i virtuosi della raccolta differenziata, anche se l’amministrazione si è impegnata a rivedere questo punto con un piano strutturale avallato dai consiglieri del Mov139, o per le famiglie numerose. Sì invece agli imprenditori che denunciano le estorsioni e per le famiglie con figli che studiano fuori città, purché lo facciano in università pubbliche.
“Anche se il dibattito su questo provvedimento si è protratto per diversi giorni – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – va dato atto al Consiglio di aver fatto un buon lavoro di mediazione e sintesi fra le diverse proposte avanzate, e di aver dato all’Amministrazione sia gli strumenti per operare sia alcune chiare indicazioni e dei paletti che dovranno orientarne l’azione: la vera sfida è ovviamente ora quella di poter finalmente riorganizzare profondamente i servizi legati alla pulizia della città. Cosa che faremo non appena la RAP sarà definitivamente proprietaria di ciò che resta della fallita Amia”.
Al Sindaco fa eco l’Assessore al Bilancio Luciano Abbonato, che sottolinea che “l’Amministrazione non avrebbe in alcun modo potuto ridurre il costo complessivo della tassa, che è già stato limitato al massimo con una consistente riduzione dei costi di previsione del servizio”.
“L’approvazione della Tares non è stato un atto che in Consiglio comunale è passato in modo indolore, ma – dice la consigliera Giusi Scafidi del Movimento 139 – lascia la speranza che le entrate provenienti dalla tassa sui rifiuti possano servire a istituire capitoli di bilancio per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Speriamo che nei prossimi anni della consiliatura si riescano ad allargare le maglie e vengano rivisti i criteri di pagamento in modo che non vadano più ad incidere sulle famiglie più bisognose e sulle tante attività commerciali che già vivono periodi di disagio e preoccupazioni”.