Ruggine, muffa, alimenti scaduti, quante truffe nel settore alimentare. Il rapporto dei Nas. Il ministro Lorenzin: “Tolleranza zero”

di Redazione

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Ruggine, muffa, alimenti scaduti, quante truffe nel settore alimentare. Il rapporto dei Nas. Il ministro Lorenzin: “Tolleranza zero”

| sabato 28 Settembre 2013 - 05:29

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Le indagini del Nucluo investigativo antisofisticazione dei Carabinieri di Napoli hanno portato alla luce una situazione di diffuse irregolarite nella conservazione e protezione degli alimenti. 

 

ROMA, 28 SETTEMBRE 2013 – Nell’ultimo mese i Carabinieri del Gruppo Nas di Napoli, competente sui 15 nuclei del Sud Italia, hanno eseguito 1.300 ispezioni ad attività produttive, commerciali ed esercizi pubblici dell’Italia meridionale.

 

Nel corso del servizio, sono state riscontrate irregolarità in 390 casi (31% circa) e accertate 634 violazioni alle leggi di settore (di cui 80 penali), con sanzioni amministrative pari a 630.000 euro. In totale sono state sottratte al consumo circa 280 tonnellate di alimenti vari perché detenuti in cattivo stato di conservazione, insudiciati, in strutture sprovviste dei requisiti igienico-sanitari e privi della documentazione utile per la loro rintracciabilità, sequestrate o chiuse 48 strutture, nonché segnalate alle Autorità giudiziaria, sanitaria ed amministrativa 400 persone.

 

In particolare, il Nas di Reggio Calabria, coadiuvato dalla Stazione Carabinieri, nell’ambito di un’ispezione presso un supermercato della provincia, ha sottoposto a sequestro due celle frigo in pessime condizioni igieniche – completamente invase da ruggine e muffe, anche sulle scaffalature – e circa 1 tonnellata di alimenti scaduti da 3-5 anni (2008) – tra cui insaccati, formaggi, panna, pasta fresca, conserve, ecc. – visibilmente alterati per la presenza di muffe e liquidi maleodoranti.

 

In particolare, sono stati rinvenuti salumi e formaggi privi di etichetta e/o con etichetta abrasa, contraffatta o cancellata. I carabinieri dei Nas insieme a personale del Sian della Asp di Reggio Calabria, hanno accertato anche le gravi carenze igienico sanitarie e strutturali di tutti i locali – scrostature dell’intonaco, umidità persistente e sporco – e pertanto hanno proceduto all’immediata chiusura dell’attività. Il titolare del supermercato è stato denunciato.

 

Il Nas di Bari, invece, presso un’azienda vitivinicola della provincia – in un deposito non autorizzato e privo dei requisiti previsti dalla normativa – ha sottoposto a sequestro amministrativo 28.000 bottiglie di vino a denominazione di origine controllata privi di capsule di imbottigliamento e della documentazione certificante Doc e Igt, immagazzinati – tra l’altro – in pessime condizioni igieniche con accumulo di sporcizia su pavimenti e pareti.

 

Il Nas di Palermo, presso un’industria di produzione di gelati e di pasticceria surgelata, ha sequestrato 1 tonnellata circa di materie di lavorazione (pan di spagna, rollè cacao, glasse, cioccolato) scadute da diversi mesi. Inoltre, i militari del Nucleo in collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, hanno arrestato un pregiudicato 43enne ed un 24enne che vendevano abusivamente alimenti utilizzando come deposito un locale – già sottoposto a sequestro dalla Polizia municipale di Palermo – all’interno del quale venivano rinvenuti e sequestrati oltre 6 quintali di interiora di bovino (stigghiole) congelate abusivamente all’interno di alcuni frigocongelatori allacciati alla rete elettrica pubblica. Ai locali di deposito venivano posti nuovamente i sigilli.

 

I carabinieri del Nas di Taranto, Lecce e Bari, coadiuvati da militari del Comando provinciale di Taranto e da personale medico delle Asl di Taranto e Brindisi, hanno proceduto alla chiusura – per gravi carenze igieniche e/o inadeguatezze strutturali – di sei attività (depositi prodotti ittici e alimenti, azienda agricola con stabilimento di produzione conserve vegetali, caseificio, ristorante) ed al sequestro di uno stabilimento vinicolo risultato privo di autorizzazione allo scarico dei reflui.

 

Inoltre, i militari dei nuclei hanno sottoposto a sequestro: circa 600 Kg tra prodotti ittici (cozze, calamari, seppie, polpi) – in parte privi di documentazione attestante la rintracciabilità, altri detenuti in cattivo stato di conservazione e sottoposti ad arbitrario procedimento di congelazione – e prodotti caseari (cacio ricotta, formaggi, ricotta) privi di etichettatura; oltre 1.600 confezioni tra pasta, pomodori pelati, biscotti, bibite, acque minerali, liquori, detenute in locali non autorizzati ed interessati da carenze igienico sanitarie e strutturali (ragnatele, scaffali metallici con ruggine, pavimento disconnesso, finestre sprovviste di mezzi idonei ad impedire l’accesso di insetti ed animali).

 

“Tolleranza zero nei confronti di chi mette a rischio la salute cittadini”. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha espresso il suo apprezzamento per l’operazione svolta dai carabinieri del NAS nel sud d’Italia, che ha portato al sequestro di 280 tonnellate di alimenti in cattivo stato di conservazione e alla chiusura/sequestro di 48 strutture perché sprovviste dei requisiti igienico sanitari.

 

“Sicurezza alimentare e lotta alla contraffazione agroalimentare sono mie priorità – afferma Lorenzin in una nota -. Nei confronti di chi mette a rischio la salute dei cittadini producendo o commercializzando prodotti non conformi alle norme c’è, e ci sarà sempre, tolleranza zero. La nostra filiera agroalimentare è considerata un’eccellenza nel mondo e non consentiremo ad alcuno di inficiare con produzioni e commercializzazioni illegali questa immagine conquistata grazie all’attività e all’impegno di chi svolge il proprio lavoro seriamente e nel rispetto della legge”.

 

“Ringrazio i Nas che sono al nostro fianco ogni giorno per garantire la salute dei cittadini consumatori. Le migliaia di ispezioni e controlli che effettuano, insieme alle attività svolte dai nostri uffici competenti, consentono di portare alla luce ed eliminare quelle sacche di irregolarità presenti nella filiera. L’esperienza dei NAS nella lotta contro coloro che vogliono trarre profitti economici immettendo sul mercato alimenti a rischio per la salute pubblica alimentare – conclude il ministro – ha contribuito ad ispirare le nuove linee d’intervento che ho già definito con la direzione della sicurezza degli alimenti del Ministero in difesa dei consumatori e dei prodotti italiani”.

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