Da movimento neo-nazista a forza di governo, fino all’arresto del leader e di un parlamentare, “rise and fall” dell’Alba Dorata greca.
PALERMO, 27 SETTEMBRE 2013 – Da rappresentante di una forza di governo di primissimo piano a galeotto. Questo il destino di Nikos Mihaloliakos, condottiero del movimento greco Alba Dorata, che prese nome e fattezze dai movimenti neo-nazisti tedeschi, arrestato oggi insieme a Ilias Kassidiaris, suo portavoce.
L’accusa è pesante. Ai due uomini politici, infatti, si imputa di essere alla testa di una organizzazione criminale e la cosa causare altri provvedimenti restrittivi nei confronti di componenti della scena politica dell’estrema destra greca. L’accusa dei magistrati della Corte Suprema arriva a pochi giorni dall’omicidio, per mano di un militante di Alba Dorata, di Pavlos Fyssas, un giovane rapper antifascista.
Il coinvolgimento dei deputati nell’omicidio sarebbe stato dovuto a dei collegamenti scoperti in merito all’indagine durante l’analisi delle intercettazioni telefoniche. A seguito di ciò i 18 deputati di Alba Dorata hanno minacciato dimissioni di massa.