PALERMO, 27 SETTEMBRE 2013 – Giuseppe Salvatore Riina ha chiesto il ritiro di un’intervista contenuta nel libro della giornalista Raffaella Fanelli, “Intervista a Cosa Nostra”, pubblicato da Edizioni Anordest perché “sarebbero state riportate dichiarazioni mai autorizzate sui processi subiti da Giovanni Riina”. A comunicarlo è stata Francesca Casarotto, legale di Riina. 

Quest’ultimo ha aggiunto che anche le parole riferibili ai momenti immediatamente successivi all’arresto del padre, il capomafia Totò Riina, non sarebbero state autorizzate.

Da parte sua la casa editrice spiega che “non si può diffidare il diritto all’informazione soprattutto quando a chiederlo è chi porta con sé il fardello di una fedina penale tutt’altro che nitida: condannato per associazione mafiosa, Giuseppe Salvatore Riina ha scontato otto anni e 10 mesi di carcere, dal 2 ottobre 2011 è in regime di sorveglianza speciale nel comune di Padova”.

Il legale della casa editrice, l’avvocato Francesco Cristiani, ha già fatto sapere che il libro non sarà ritirato. Nel libro, informa ancora Anordest, “ci sono le voci di Angelo Provenzano e Salvatore Giuseppe Riina, quelle di Bruno Contrada e Salvatore Borsellino, di Franco La Torre e di Salvatore Annacondia. Ci sono incroci di verbali e di verità che ricostruiscono i misteri della mafia siciliana e gli anni delle stragi”.