REGGIO EMILIA, 26 SETTEMBRE 2013 – Una giovane di Reggio Emilia ha simulato la clonazione della sua carta per giustificare tutti gli acquisti fatti per soddisfare le proprie esigenze. La donna ha speso una gran quantità di denaro per abbigliamento, cosmetici, ricariche telefoniche, piscina e pranzi al ristorante per poi denunciare la clonazione e ottenere il risarcimento delle spese.
La ragazza è adesso indagata dai carabinieri per simulazione di reato e falso ideologico commesso in atto pubblico da privato. A tradirla, le immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi “battuti”, ma anche la ferrea memoria di alcuni esercenti, unite al riscontro sulle ricariche telefoniche andate a rimpinguare il credito del cellulare della ragazza.