RAGUSA, 26 SETTEMBRE 2013 – A Scicli, in provincia di Ragusa, Angelo Pacetto, agricoltore di 55 anni, si è legato con sua moglie Maria Grazia Nigro, a sei bombole di gas, minacciandosi di farsi saltare in aria dopo aver ricevuto lo sfratto.
In mattinata, all’abitazione dell’uomo in contrada Bosco rotondo si era presentato un ufficiale giudiziario dopo che l’immobile era stato venduto a un’asta giudiziaria del Tribunale di Modica. La notizia ricorda quella del muratore Giovanni Guarascio che a Vittoria, sempre nel ragusano, si era dato fuoco per impedire lo sfratto.
La notizia ricorda la tragedia di qualche mese fa a Vittoria, sempre nel Ragusano, dove il muratore Giovanni Guarascio si diede fuoco per impedire lo sfratto. Nel rogo rimasero ustionati anche la moglie e una figlia di Guarascio e due agenti di polizia.
La coppia, come racconta il sito www.ragusah24.it (da cui è tratta la foto, ndr) è stata in Prefettura a Ragusa per chiedere un aiuto e sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio che stanno correndo.
“Non ce ne andremo da qui, a costo di farci saltare in aria. Questa casa l’ho costruita con le mie mano e con queste mani la farò saltare in aria”, ha detto Pacetto, che è sostenuto dal leader del movimento dei Forconi, Mariano Ferro, presente sul posto assieme a vari militanti. “La vendita all’asta è stata una vergogna, una casa di 250 mila euro – lamenta Pacetto – l’hanno svalutata ed acquistata per 41mila 600 euro. Sono degli sciacalli ma io morirò qui dentro. Oggi o fra 50 anni. Ma morirò qui con mia moglie ed i miei figli, pronti a farsi esplodere con me”.