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Vicenda Telecom, Bernabé al Senato: “Ho saputo del riassetto dai comunicati stampa”

PALERMO, 25 SETTEMBRE 2013 – Fuorviante dire che Telecom sia in crisi. Le parole sono quelle di Franco Bernabè, presidente della compagnia telefonica italiana, all’indomani dell’intesa con la spagnola Telefonica, che acquisisce il 70% di Telco, la holding che ne controlla il 22,4% del capitale (partecipata anche da Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Generali).

 

L’intesa ha suscitato non poche polemiche e preoccupazioni sia a livello occupazionale che politico, per quello che è stato definito un passaggio di rete in mano straniera. Bernabè è stato chiamato a chiarire dinanzi la Commissione Lavori Pubblici del Senato ed ha esordito spiegando di aver appreso dalla lettura dei comunicati stampa della modifica dell’accordo tra gli azionisti di Telco.

 

Tema fondamentale è quello dello scorporo della rete, al momento allo studio del Governo, per mantenerla in mani italiane, insieme ai dati sensibili che viaggiano su di essa. La tensione è alta e dal Parlamento sono arrivate richieste di intervento da parte del premier Enrico Letta, che ha assicura controlli, pur ricordando che Telecom è una società privata e che siamo in un mercato europeo.

 

Il problema di Telecom è al momento quello di declassamento del debito e per evitarlo i vertici dell’azienda pensano ad un aumento di capitale: si tratta di un’operazione che richiede le giuste condizioni di mercato, che sarebbero secondo Bernabé esistenti, grazie ad una buona liquidità e a tanti investitori.

 

L’alternativa sarebbe la cessione delle partecipazioni in America Latina, che tuttavia determinerebbe un ridimensionamento del profilo internazionale del gruppo e le sue prospettive di crescita e richiedere tempi di realizzazione lunghi. Sembra quindi la via più accreditata quella dell’aumento di capitale, che possa essere aperta a soci attuali e nuovi.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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