ENNA, 25 SETTEMBRE 2013 – Sarebbe stato ucciso per una questione di soldi il ventinovenne Calogero Abati di Piazza Armerina, in provincia di Enna.
Il giovane è stato accoltellato al culmine di una lite pare per un credito vantato. L’omicidio è avvenuto in pieno centro a Piazza Armerina. Sul posto si trovano gli uomini del Commissariato armerino e della Squadra mobile di Enna, che hanno, almeno per il momento, escluso la pista mafiosa sebbene il giovane fosse già stato arrestato, lo scorso marzo, nell’operazione antimafia “Marea grigia”, con il padre Riccardo Abati, il fratello Piero, e l’omonimo zio Calogero Abati.
La polizia sta interrogando in queste ore due sospetti, padre e figlio, che sono stati portati alla Squadra Mobile. Si tratta dei proprietari del bar in cui è avvenuta la tragedia, nonchè i due presunti debitori dei 100 euro: la vittima, che era imbianchino e manovale, avrebbe svolto dei lavori per conto loro ma non sarebbe mai stato pagato. Oggi Abati si era recato al bar per chiedere quei soldi perchè ne aveva bisogno, sembra, per comprare dei farmaci per la figlia piccola.
Gli investigatori hanno ritrovato le presunte armi del delitto, tre coltelli, uno dei quali insanguinato. Anche una terza persona è stata portata in Commissariato, il genero di uno dei due sospettati. Uno dei due fermati avrebbe fatto parziali ammissioni, mentre l’altro si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli agenti hanno tentato di ricostruire quanto è accaduto davanti al bar e le fasi della discussione che si è conclusa con l’accoltellamento del ventinovenne.
In nottata è arrivato l’arresto dei due titolari del bar, Guglielomo e Vincenzo Puglisi.