PALERMO, 24 SETTEMBRE 2013 – Fuoco incrociato tra Pd e il presidente della Regione Rosario Crocetta, che stamattina lancia il suo attacco a Rai News 24: “L’unica cosa che vogliono alcuni esponenti del Pd è il posto di assessore”.
Bordata diretta a Giuseppe Lupo, il segretario regionale, e il deputato Antonello Cracolici, rei di voler piazzare due deputati in giunta. Il governatore non si ferma: “Alcuni esponenti del mio partito sembrano distaccati dai problemi della società”, afferma Crocetta “Mi è stato chiesto di togliere due assessori della mia giunta – mica perchè hanno lavorato male, anzi hanno lavorato bene e tanto. Alla fine volevano entrare per forza in giunta”, attacca sicuro il presidente “Il governo della Sicilia non può permettersi assessori part time”.
Crocetta si difende a tutto campo: “Poi si sono inventati questa storia del Megafono, che non è un partito, è solo una lista che ho fatto, sia alle regionali che alle comunali”, poi ricorda che il Partito democratico non ha fatto tutto da solo: “Da quando abbiamo vinto le elezioni è iniziata una straordinaria novità in Sicilia: il Pd è cresciuto, con tanti sindaci e tanti consiglieri in tutta la Sicilia. Non si può pretendere che io diventi un anti-partito solo perché ci sono cose che non vanno”, dice poi riferendosi allo scandalo della Formazione siciliana, dove tutti i partiti si sono spartiti fondi pubblici.
“Questa è una partita importante”, conclude perentorio il presidente a Rai News 24 “La Sicilia deve decidere se vuole cambiare o fare un passo indietro. Il Pd deve fare scelta di responsabilità”.
Le arrighe di Crocetta poi passano in radio, a Radio 1 Rai: “Non hanno condiviso quasi nulla del percorso di questi 9 mesi – sostiene il presidente dei suoi detrattori del Pd. Dovevano arrivare a questa soluzione perché tutto cominciò quando, nel dicembre scorso, scegliemmo gli assessori e alcuni di loro non gradirono che per fare gli assessori non si era scelto tra i deputati dell’Ars”.
“Sebbene ci stia provando, non credo francamente di avercela questa soluzione rispetto al Pd. Parliamo lingue diverse – ammette il Governatore. Io penso al Governo come coalizione. Invece qui ci troviamo di fronte a idee tremende: il partito detta legge nel Governo, il partito decide gli assessori, il partito li cambia”.