ROMA, 24 SETTEMBRE 2013 – Ancora incerta la situazione che sta sconvolgendo il Kenya, dove da sabato scorso alcuni terroristi hanno occupato un centro commerciale di Nairobi, lasciando una scia di sangue. Finora i morti sarebbero 62, tra cui tre militanti. Dentro il centro ci sarebbero ancora degli ostaggi al contrario di quanto si era detto fino a stamattina. (In aggiornamento)
11.07 – Il raid in realtà sta continuando. Stanno sorvolando l’edificio alcuni elicotteri. Il blitz non è termintao all’interno ci sono ancora dei terroristi e alcuni ostaggi. I terroristi sarebbero pronti a morire con loro. Non è quindi vero che sono stati tutti liberati, ce ne sarebbero ancora una decina. I comunicati e i tweet si susseguono tra smentite e poche conferme.
10.41 – Il gruppo di fondamentalisti somali al Shabaab sostiene che ci cono ancora ostaggi nel centro commerciale di Nairobi “ancora vivi, molto sconcertati, ma tuttavia vivi”. Lo fanno sapere sempre attraverso Twitter.
Nel frattempo il ministro degli Esteri kenyano Amina Mohamed alla Pbs, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York, dice che ci sarebbero “due o tre americani e una cittadina britannica” nel commando armato che ha attaccato il centro commerciale Westgate.
10.10 – Le autorità assicurano che è l’ultimo blitz e che tutti gli ostaggi sono stati tratti in salvo, anche se molti rimangano ancora dispersi.
Dall’account Twitter del gruppo Shabaab è stata pubblicata una lunga lista con nome e provenienza dei 17 terroristi che hanno preso parte all’attacco nel centro commerciale. Nomi africani e arabi di persone tra i 20 e i 27 anni, che abitano nella maggior parte dei casi in Occidente: Helsinki, Londra, Kansas City, Maine, Minneapolis, Illinois Tucson, Ontario, Daghestan, Svezia.