NEW YORK, 24 SETTEMBRE 2013 – La Chrysler non mette piede a Wall street dal 1998, ma la casa automobilistica americana controllata da Fiat ha presentato il documento S-1 in attesa di presentare l’ipo (initial public offering) alla Sec, la Consob americano. Tutto pronto dunque per il rilancio di Chrysler in borsa.
Da Marchionne però non arriva l’appoggio: l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler sembrerebbe avete dei dubbi riguardo il lancio in borsa della casa automobilistica in borsa. Il flottante si assesta al 16,6% e potrebbe non essere abbastanza per gli investitori. Inoltre non si può dimenticare che uno dei maggiori azionisti è il sindacato e che anche questo potrebbe influire sull’ingresso di Chrysler a Wall Street.
Quotare la società insomma potremme mettere a rischio l’alleanza con Fiat. Nonostante quest’alleanza sia stata fondamentale per la Chrysler, nella documentazione si legge che “Fiat sta valutando i potenziali effetti dell’offerta pubblica e quelli che l’introduzione di stockholder potrebbero avere su come vede l’alleanza Fiat-Chrysler”. L’ipo insomma potrebbe aiutare a risolvere la disputa fra Fiat e il Veba sulla valutazione di Chrysler: la Fiat vorrebbe passare dall’attuale 58,5% al 100% di Chrysler.